Cosekeso?

Ciao, questo è il mio blog, il blog nel quale ogni tanto svuoto la mia testa dai vari elementi che la riempiono.
Non c'è quasi nulla di originale, i miei pensieri sono rivisitazioni o rielaborazioni di quello che l'ambiente mi insegna e propone.

Se leggerai qualcosa "buona lettura", se non leggerai nulla "buona giornata"

ATTENZIONE: contiene opinioni altamente personali e variabili
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mercoledì 4 maggio 2016

I colori delle emozioni. Nati per leggere

Sto leggendo un libro che avrei dovuto leggere quando ero cognitivamente più agile, si chiama "Elogio delle azioni spregevoli". Ad un certo punto si legge "I libri sono per bambini nel senso che piacciono a tutti". Quindi l'essere "per bambini" è un allargare il pubblico di riferimento e non restringerlo. Ed è proprio così. Detto questo, dato che siamo entrati in argomento con "un mare di tristezza", proseguiamo giocandoci un jolly.
I colori delle emozioni è uno di quei libri che fanno a malapena in tempo a stamparlo che già è esaurito.
La storia è semplice: c'è un mostro che combina un disastro mescolando le sue emozioni e viene aiutato da una bambina a metterle in ordine, una alla volta. Il libro diventa quindi un piccolo viaggio attraverso alcune delle emozioni più "note" alla scoperta del loro significato, di cosa le genera e di come ci fanno stare. Ad ogni emozione è abbinato un colore a alla fine il mostro le mette trutte in ordine e impara a conoscerle.
Uno degli aspetti che attira i bimbi è sicuramente il fatto che si tratta di un libro pop-up dove le immagini escono e diventano tridimensionali. Fra l'altro immagini molto belle e curate, con un mostro che è vermanete emotivamente vario. E' uno dei libri più importanti che potete tenere in casa. E' un espediente per parlare di paura, di tristezza, di felicità e di molte altre emozioni, è un testo col quale fare anche tanta lettura dialogica, interagire coi bambini, ascoltare cosa passa nella loro testa quando parlano di emozioni.
Insomma, al di là della storia, il libro ha un potenziale altissimo. Ad esempio quando Gaia l'ha portato alla scuola materna le maestre l'hanno "sequestato" per una settimana per farci un lavoro coi bambini.
Ecco un altro libro che vi insegnerà anche tanto per quel che riguarda la lettura perchè vi verrà naturale colorare le emozioni anche con la voce, dandogli ancora più spessore.
Insomma, quelli bravi direbbero che è un "must have".
Edizione Gribaudo



mercoledì 6 aprile 2016

Il lupo che voleva cambiare colore. Nati per leggere

Osti questo Libro. "Il lupo che voleva cambiare colore" l'ho sentito leggere da una lettrice eccezionale, di quelle capaci di incantare adulti e bambini: Mariarosa. Ovviamente me ne sono innamorato subito e mi è picaiuto anche quando l'ho letto io. Mariarosa potrebbe rendere bello anche il bugiardino dell'Aspirina, il fatto che continui a piacermi anche letto da me è importante.
Con questo libro entriamo nel fantastico mondo dei lupi. E qui inseriamo una riflessione: non troverete mai un lupo uguale ad un altro....e questo è importante. Oltre che molto bello.
Se siete mai finiti sul sito di Nati Per Leggere http://www.natiperleggere.it/ avrete anche voi scovato quel passaggio in cui viene spiegata l'importanza di rappresentare in mille modi diversi i personaggi, gli animali ecc ecc. e non omologarli.
Questo lupo, ad esempio, è di quelli che non fanno paura, nonostante sia nero nero e abbia i dentoni. Quindi direi che lo si può leggere da molto presto. Anche perché, come si evince dal titolo e dalla copertina, in questo libro ci sono i colori. E i bimbi amano i colori. E ci sono anche i giorni della settimana, coi quali cominciano presto a famigliarizzare. La copertina, giusto. Prima che mi dimentichi ancora, quelli che leggo io sono tutti libri che mi vengono suggeriti da altri volontari o dai due angeli che seguono il progetto NpL a Ravenna e sono libri che vengono studiati non solo nella sostanza ma anche nella forma, consapevoli che andranno in mano (e non solo) di bambini. Ecco, Il lupo che voleva cambiare colore ha una copertina "morbida" di quelle che i vostri piccoli vorranno stringere. Poi, una volta scoperto che il lupo non morde diventerà uno di quei libri da leggere e rileggere. A volerla dire tutta questo libro dietro c'ha pure un messaggio bellissimo (che viene riportato anche nella dedica in apertura, per chi proprio proprio non c'arriva) ma voi non fateci caso, leggetelo perchè è bello, perchè fa ridere e vi piace. Poi magari vi capita come è successo a me quando Gaia mi ha detto "ma certo che sta bene nero, ognuno è bello così com'è" e vi vien voglia di fermare tutto in quel preciso istante.
Ah, vediamo di essere seri, edizioni Gribaudo.