G: " Ohi, dormi?!"
La testa di Gaia fa capolino da dietro il tavolino, mentre il resto di lei è immerso nei suoi giochi. Mi guarda con aria crucciata.
N:"No, cosa c'è?" e mentre lo dico sento un tumulto allo stomaco che mi porta alle ore di matematica al liceo. Ogni volta che si rivolge a me verso sera lo fa per pormi interrogativi cui non sono pronto a rispondere, per fortuna lei fa domanda e risposta, alla Marzullo ma molto più carina.
G :"Ho letto il Signore degli anelli e volevo fare un ragionamento."
Il mio primo pensiero è "fallo con la mamma per una volta", ma la gioia di sentirla usare la sua testina ha il sopravvento.
N:"Complimenti, mi ci son voluti anni per finirlo, tu a otto mesi l'hai già letto. Dimmi tutto"
G:"Volevo parlarti di due leader, Aragorn del Signore degli anelli e Giulio Cesare"
N:"Hai letto una biografia di Cesare?" le domando come se fosse l'unica cosa strana di una bimba di otto mesi che mi chiede di parlare di Aragorn e Cesare.
G:"No ho visto un documentario ma ti giuro che poi ho spento e non ho guardato più la TV"
N:"Ti credo, ma dimmi"
G:"Allora, Aragorn è il re del Signore degli anelli, è forte, un guerriero molto abile, usa bene la spada e altre armi, cavalca veloce ha un'aura di rispetto che lo avvolge e che deriva dai suoi illustri natali, è magnetico e carismatico per DNA e piace a donne, umane e elfiche"
N:"Esattamente, un vero condottiero"
G:"Tiene un bel discorso ai suoi e poi si piazza in prima fila, affronta lui i nemici più forti e più grossi, è il migliore dei soldati sul campo, quello più abile, è tecnicamente il più capace, un fenomeno."
N:"Concordo, direi che è così, un leader con capacità e che guida fiero i suoi uomini affrontando in prima persona le difficoltà maggiori"
G:"Cesare no. Fisicamente non era eccellente, soffriva di epilessia, era sicuramente bravo con le armi ma non era un gladiatore. Stava sempre nelle retroguardie, preparava la battaglia, studiava la tattica, preparava e motivava fortemente i suoi uomini e li guidava in battaglia, ma non era davanti all'esercito, non ne aveva le capacità"
N:"Due stili di leadership, quindi"
G:"Già, seguimi adesso. Aragorn è il leader che è più bravo degli altri, che per dono di natura gli altri seguono, che è esempio perché bravo come lui non ce ne sono. Cesare è il leader che lavora su altre competenze, che motiva, che trasforma una malattia in una forza, che gli altri seguono precedendolo in battaglia, che fa strategia, che pensa, prepara, analizza. Sai qual è la differenza principale fra i due?"
N:"No, ma ne hai già dette molte"
G:"La differenza è che solo uno dei due è vero.....chi vuol essere un vero leader non deve essere il più bravo, non deve essere in grado di spiegare agli altri le soluzioni, non deve essere quello che ha più forza, che è tecnicamente più capace, che risolve problemi tecnici più complessi (ammazzare il Troll, ad esempio). Questi vanno bene solo se il mondo è di fantasia. Se vuoi essere un vero leader il ruolo è un altro, la responsabilità è ben superiore alla singola capacità, è più alta, è più importante. Per questo Cesare è sui libri di storia e Aragorn su un libro di fantasia"
N:"Mi piace il tuo -la responsabilità è superiore alla singola capacità - Mi viene in mente un politico che è anche un grande allenatore di calcio, oltre ad altri mille talenti......."
G:"Già, penso di aver capito. Adesso riprendo a giocare che Dario il dromedario e Lella la raganella mi reclamano, ho lasciato un attimo la festa e devo tornare. Fra dieci minuti posso andare a dormire?"
N:"Certo, saluta i tuoi amici e andiamo, piccolina"
La testa di Gaia fa capolino da dietro il tavolino, mentre il resto di lei è immerso nei suoi giochi. Mi guarda con aria crucciata.
N:"No, cosa c'è?" e mentre lo dico sento un tumulto allo stomaco che mi porta alle ore di matematica al liceo. Ogni volta che si rivolge a me verso sera lo fa per pormi interrogativi cui non sono pronto a rispondere, per fortuna lei fa domanda e risposta, alla Marzullo ma molto più carina.
G :"Ho letto il Signore degli anelli e volevo fare un ragionamento."
Il mio primo pensiero è "fallo con la mamma per una volta", ma la gioia di sentirla usare la sua testina ha il sopravvento.
N:"Complimenti, mi ci son voluti anni per finirlo, tu a otto mesi l'hai già letto. Dimmi tutto"
G:"Volevo parlarti di due leader, Aragorn del Signore degli anelli e Giulio Cesare"
N:"Hai letto una biografia di Cesare?" le domando come se fosse l'unica cosa strana di una bimba di otto mesi che mi chiede di parlare di Aragorn e Cesare.
G:"No ho visto un documentario ma ti giuro che poi ho spento e non ho guardato più la TV"
N:"Ti credo, ma dimmi"
G:"Allora, Aragorn è il re del Signore degli anelli, è forte, un guerriero molto abile, usa bene la spada e altre armi, cavalca veloce ha un'aura di rispetto che lo avvolge e che deriva dai suoi illustri natali, è magnetico e carismatico per DNA e piace a donne, umane e elfiche"
N:"Esattamente, un vero condottiero"
G:"Tiene un bel discorso ai suoi e poi si piazza in prima fila, affronta lui i nemici più forti e più grossi, è il migliore dei soldati sul campo, quello più abile, è tecnicamente il più capace, un fenomeno."
N:"Concordo, direi che è così, un leader con capacità e che guida fiero i suoi uomini affrontando in prima persona le difficoltà maggiori"
G:"Cesare no. Fisicamente non era eccellente, soffriva di epilessia, era sicuramente bravo con le armi ma non era un gladiatore. Stava sempre nelle retroguardie, preparava la battaglia, studiava la tattica, preparava e motivava fortemente i suoi uomini e li guidava in battaglia, ma non era davanti all'esercito, non ne aveva le capacità"
N:"Due stili di leadership, quindi"
G:"Già, seguimi adesso. Aragorn è il leader che è più bravo degli altri, che per dono di natura gli altri seguono, che è esempio perché bravo come lui non ce ne sono. Cesare è il leader che lavora su altre competenze, che motiva, che trasforma una malattia in una forza, che gli altri seguono precedendolo in battaglia, che fa strategia, che pensa, prepara, analizza. Sai qual è la differenza principale fra i due?"
N:"No, ma ne hai già dette molte"
G:"La differenza è che solo uno dei due è vero.....chi vuol essere un vero leader non deve essere il più bravo, non deve essere in grado di spiegare agli altri le soluzioni, non deve essere quello che ha più forza, che è tecnicamente più capace, che risolve problemi tecnici più complessi (ammazzare il Troll, ad esempio). Questi vanno bene solo se il mondo è di fantasia. Se vuoi essere un vero leader il ruolo è un altro, la responsabilità è ben superiore alla singola capacità, è più alta, è più importante. Per questo Cesare è sui libri di storia e Aragorn su un libro di fantasia"
N:"Mi piace il tuo -la responsabilità è superiore alla singola capacità - Mi viene in mente un politico che è anche un grande allenatore di calcio, oltre ad altri mille talenti......."
G:"Già, penso di aver capito. Adesso riprendo a giocare che Dario il dromedario e Lella la raganella mi reclamano, ho lasciato un attimo la festa e devo tornare. Fra dieci minuti posso andare a dormire?"
N:"Certo, saluta i tuoi amici e andiamo, piccolina"
Il dialogo con Gaia sui leader è bellissimo! Ottima intuizione per esprimere in modo semplice e divertente il succo della trasformazione che ha avuto il ruolo del leader attraverso i cambiamenti della storia.
RispondiEliminaCesare ha avvertito prima di altri un mondo che di li a pochi decenni sarebbe iniziato a cambiare. Anche questa è leadership.