Come ogni lunedì mattina ricevo via mail un'interessante newsletter che cerco sempre di leggere con attenzione. Rientra fra quelle attività che mi arricchiscono e cui dovrei dedicare maggior tempo, specialmente dopo quello che ho scritto sull'utilizzo del mio tempo.
Comunque, non è questo il punto.
In un articolo ho trovato una interessante indicazione. Sostanzialmente si invitava a pensare alto e non a pensare grande.
Ci ho riflettuto un po' e devo dire che concordo con questa punto di vista ed invito.
Quante volte la grandezza dei pensieri ci annebbia e ci fa perdere l'esatta dimensione l'esatto valore di quello che pensiamo.
In fin dei conti altro non è che un invito, l'ennesimo, a concentrarci sulla qualità di quello che facciamo piuttosto che sulla quantità.
Spesso ci troviamo di fronte a situazioni difficili per le quali ci sforziamo di trovare soluzioni importanti, massicce. Alcune volte queste soluzioni risultano inadeguate e la nostra risposta a questa inadeguatezza è ingrandire ancora di più il nostro pensiero, trovare una soluzione ancora più grande.
Quante volte capita che ci si trovi in difficoltà e la nostra risposta è allargare, convinti di ridurre la dimensione del problema perchè allarghiamo il contesto.
Un po' come se riuscissimo a spostare una macchia di vino da un tovagliolo alla tovaglia.
Ci sembrerebbe più piccola, perchè in percentuale occupa meno spazio. Però, in realtà, non cambierebbe. Il lavoro di chi deve pulire la macchia non è inferiore perchè la tovaglia è più grande, anzi.
Ecco, similmente, il nostro approccio dev'essere quello di alzare il nostro pensiero e di non scambiare la dimensione del nostro pensiero con l'altezza (o la profondità , a seconda di come lo si vede).
La grandezza di un pensiero non lo fa "grande" è la sua altezza che lo rende strategico, interessante e coerente con il contesto.
Il vero valore aggiutno lo diamo quando riusicamo a dare un contributo alto, non quando diamo un cotrnibuto grande.
Se il nostro collaboratore viene da noi con un tovagliolo sporco e lo mandiamo via con una tovaglia sporca non lo stiamo aiutando, gli stiamo complicando la vita.
Se invece lo mandiamo via dando delle indicazioni o delle ipotesi su come lavare il tovagliolo allora stiamo mettendo il nostro collaboratore nelle condizioni di risolvere un problema.
Non è la grandezza di quello che gestiamo che ci rende grandi, è la complessità, l'altezza.
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