Cosekeso?

Ciao, questo è il mio blog, il blog nel quale ogni tanto svuoto la mia testa dai vari elementi che la riempiono.
Non c'è quasi nulla di originale, i miei pensieri sono rivisitazioni o rielaborazioni di quello che l'ambiente mi insegna e propone.

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martedì 17 gennaio 2012

Il nostro momento, lo dice Sugar


Chiarimento: questo post mi è uscito un po' così, forse troppo melodrammatico. Prendetelo con la consueta leggerezza ma pensate bene all'occasione che abbiamo. Adesso.

Cari coetanei trentenni,
Lo scorso week end ho giocato con Gaia e Giulia cercando su youtube sigle dei cartoni animati anni ottanta e inizio anni novanta.
E' stato uno spasso ma alla fine ho provato un gran senso di delusione verso la mia generazione.
Mi guardo attorno e vedo che tutto quello che è stato seminato nella nostra infanzia adesso non viene raccolto (vedi anche post precedente).
Ragazzi sveglia, siamo cresciuti circondati da ideali incredibili e adesso non li stiamo applicando.
Noi abbiamo avuto la formazione etica e morale per rivoluzionare il mondo e ci stiamo facendo scappare l'occasione.
Cito in maniera confusa e non alla lettera.
Noi siamo quelli che tifavamo per una principessa il cui “messaggio è pace, amore e libertà”.
Poi abbiamo imparato che il bene vince sempre, che i buoni sono i veri fighi. Che un buono che diventa cattivo poi ci ripensa mentre un cattivo può diventare buono e rimanerci.
Abbiamo il destinato a dominare il mondo che “come un angioletto su nel cielo volerai se ti innamorerai”. Cazzo, parliamo del diavolo!!!! Cioè, siamo cresciuti sapendo che se c'è l'amore anche quel satanasso di Devilman forse diventa buonone.
Non tutto però era facile, non siamo cresciuti come bamboccioni creduloni, sappiamo che “quanta fatica arrivare lassù ma stasera chi vince, fra mille rinunce”. Cioè non siamo cresciuti pensando fosse tutto facile e tutto dovuto.
Abbiamo imparato che “C'era allegria, c'era felicità ma la guerra è una follia” ma anche che “se qualcuno sorride a te un domani ancora c'è”. sempre grazie a quel dodicenne scalmanato siamo cresciuti sapendo che “Ci sono i sogni tutti quelli che fai che non moriranno mai” e che “C'è la speranza che d'ora in poi un futuro avremo noi” (d'ora in poi, non prima o poi).
Tutta questa roba ce l'hanno inculcata sin da piccoli.
Quindi sappiamo che il bene trionfa, che l'amicizia è un valore, che la felicità è un obiettivo cui tendere tutti i giorni, che potrebbe essere difficile, che i nemici ci faranno il mazzo ma che alla fine vinciamo noi, che nessuno è mai da dare per perso (vd. Devilman o anche Bem).
Forse gli adulti di allora ci hanno lasciato credere a tutte queste cose e poi ci hanno lasciato a confrontarci con la vita che a volte è dura e mina fortemente le nostre fondamenta, anche se fatte di valori veri.
Beh, allora vi dico una cosa. C'è un altro piccolo cartone animato che forse vi siete persi ma che dovete ritrovare. Lo dovete ritrovare perché dobbiamo cambiare il mondo, dobbiamo fare adesso quello che non abbiamo fatto a vent'anni. Adesso è il momento per mettere a frutto quello che abbiamo imparato, per tirar fuori i nostri valori, la nostra etica e stupire chi crede di averci zittito con precariato, crisi, insicurezza e paura. Tutto quello che gli altri hanno fatto non ha funzionato. Adesso è il nostro momento di provarci. Non aspettiamo di avere ottant'anni per reclamare il nostro turno di provarci, facciamolo adesso che abbiamo qualcosa da perdere e che non lo vogliamo perdere. Non lasciamo che chi non ha nulla da perdere scommetta sul nostro futuro. Facciamolo noi, che non vogliamo e possiamo permetterci di perdere.
Bene, il piccolo cartone animato che forse vi siete persi diceva semplicemente che “se la vita sotto la cintura picchierà, non aver paura forza Sugar”.
Ok, cari 4 lettori che mi leggete. Da oggi siamo tutti Sugar, la sigla continua dicendo che “mangerà la polvere chi sta davanti a te

1 commento:

  1. un post bellissimo, Nic! Hai ragione. Come tanti piccoli Sugar, dobbiamo credere in quello che facciamo e non desistere dai nostri obiettivi. Dobbiamo trasmettere ai nostri figli i valori che noi abbiamo imparato e che, chissà per quale ragione, dimentichiamo o non riusciamo a lasciare in eredità. Smettiamola di dire che in questo mondo i nostri figli con quell'educazione sarebbero delle mosche bianche. Non è vero.

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