Chiarimento:
questo post mi è uscito un po' così, forse troppo melodrammatico.
Prendetelo con la consueta leggerezza ma pensate bene all'occasione
che abbiamo. Adesso.
Cari
coetanei trentenni,
Lo
scorso week end ho giocato con Gaia e Giulia cercando su youtube
sigle dei cartoni animati anni ottanta e inizio anni novanta.
E'
stato uno spasso ma alla fine ho provato un gran senso di delusione
verso la mia generazione.
Mi
guardo attorno e vedo che tutto quello che è stato seminato nella
nostra infanzia adesso non viene raccolto (vedi anche post
precedente).
Ragazzi
sveglia, siamo cresciuti circondati da ideali incredibili e adesso
non li stiamo applicando.
Noi
abbiamo avuto la formazione etica e morale per rivoluzionare il mondo
e ci stiamo facendo scappare l'occasione.
Cito
in maniera confusa e non alla lettera.
Noi
siamo quelli che tifavamo per una principessa il cui “messaggio è
pace, amore e libertà”.
Poi
abbiamo imparato che il bene vince sempre, che i buoni sono i veri
fighi. Che un buono che diventa cattivo poi ci ripensa mentre un
cattivo può diventare buono e rimanerci.
Abbiamo
il destinato a dominare il mondo che “come un angioletto su nel
cielo volerai se ti innamorerai”. Cazzo, parliamo del diavolo!!!!
Cioè, siamo cresciuti sapendo che se c'è l'amore anche quel
satanasso di Devilman forse diventa buonone.
Non
tutto però era facile, non siamo cresciuti come bamboccioni
creduloni, sappiamo che “quanta fatica arrivare lassù ma stasera
chi vince, fra mille rinunce”. Cioè non siamo cresciuti pensando
fosse tutto facile e tutto dovuto.
Abbiamo
imparato che “C'era allegria, c'era felicità ma la guerra è una
follia” ma anche che “se qualcuno sorride a te un domani ancora
c'è”. sempre grazie a quel dodicenne scalmanato siamo cresciuti
sapendo che “Ci sono i sogni tutti quelli che fai che non moriranno
mai” e che “C'è la speranza che d'ora in poi un futuro avremo
noi” (d'ora in poi, non prima o poi).
Tutta
questa roba ce l'hanno inculcata sin da piccoli.
Quindi
sappiamo che il bene trionfa, che l'amicizia è un valore, che la
felicità è un obiettivo cui tendere tutti i giorni, che potrebbe
essere difficile, che i nemici ci faranno il mazzo ma che alla fine
vinciamo noi, che nessuno è mai da dare per perso (vd. Devilman o
anche Bem).
Forse
gli adulti di allora ci hanno lasciato credere a tutte queste cose e
poi ci hanno lasciato a confrontarci con la vita che a volte è dura
e mina fortemente le nostre fondamenta, anche se fatte di valori
veri.
Beh,
allora vi dico una cosa. C'è un altro piccolo cartone animato che
forse vi siete persi ma che dovete ritrovare. Lo dovete ritrovare
perché dobbiamo cambiare il mondo, dobbiamo fare adesso quello che
non abbiamo fatto a vent'anni. Adesso è il momento per mettere a
frutto quello che abbiamo imparato, per tirar fuori i nostri valori,
la nostra etica e stupire chi crede di averci zittito con precariato,
crisi, insicurezza e paura. Tutto quello che gli altri hanno fatto
non ha funzionato. Adesso è il nostro momento di provarci. Non
aspettiamo di avere ottant'anni per reclamare il nostro turno di
provarci, facciamolo adesso che abbiamo qualcosa da perdere e che non
lo vogliamo perdere. Non lasciamo che chi non ha nulla da perdere
scommetta sul nostro futuro. Facciamolo noi, che non vogliamo e
possiamo permetterci di perdere.
Bene,
il piccolo cartone animato che forse vi siete persi diceva
semplicemente che “se la vita sotto la cintura picchierà, non aver
paura forza Sugar”.
Ok,
cari 4 lettori che mi leggete. Da oggi siamo tutti Sugar, la sigla
continua dicendo che “mangerà la polvere chi sta davanti a te”
un post bellissimo, Nic! Hai ragione. Come tanti piccoli Sugar, dobbiamo credere in quello che facciamo e non desistere dai nostri obiettivi. Dobbiamo trasmettere ai nostri figli i valori che noi abbiamo imparato e che, chissà per quale ragione, dimentichiamo o non riusciamo a lasciare in eredità. Smettiamola di dire che in questo mondo i nostri figli con quell'educazione sarebbero delle mosche bianche. Non è vero.
RispondiElimina