La nostra classe politica fa abbastanza schifo. La corruzione imperante è uno degli aspetti che tiene lontane da noi economie straniere e questo parte dai vertici. Come si dice, il pesce puzza dalla testa.
Anche in passato abbiamo avuto classi politiche corrotte, manipulite ne ha evidenziati i traffici. Però il tempo è galantuomo e adesso quei politici mi sembrano comunque di uno spessore superiore agli attuali.
Navigando i diversi social network sui quali perdo tempo sento invocare rivoluzioni da più parti. Non credo sia la soluzione, per due motivi.
Per fare la rivoluzione servono palle e serve pensare che qualcuno abbia ragione e a noi manca questo requisito. La rivoluzione è un' "arma" che ormai non appartiene più alla nostra cultura, troppo anestetizzata sul proprio ego. Io vedo decinaia di "mi piace" sui post che parlano di rivoluzione ma questi mi piace sanno molto di "caspita, se andate vi appoggio, sono con voi. Certo me ne resto a casa a proteggere il mio orticello, ma col pensiero sono con voi. Giuro". Allora cosa fare? Non ne ho idea. Però basta parlare di rivoluzione, serve solo a far guadagnare tempo a chi sta cercando di capire da dove potrebbero sfilargli la sedia. Lasciamo perdere proclami di unità, non siamo un popolo unito e non lo saremo mai. Continuiamo ad essere egoisti, a cercare sempre e solo il nostro tornaconto. Continuiamo a spiare i nostri vicini annotandoci le loro disgrazie. Viviamo pensando solo a noi, fregandocene di chi non abita con noi, anche se si tratta dei nostri nonni. Non sforziamoci di essere quello che non siamo. Non vestiamoci di buonismo e di altruismo. Gli altri ci schifano, ormai tutto quello che non siamo noi è una minaccia. Continuiamo così. Però facciamolo con una sola, piccola modifica. Proviamo ad amare noi stessi e a fottere gli altri però rispettando le regole. Solo questo. Cerchiamo di primeggiare a scapito di chiunque ma rispettiamo le regole. Fra non molto, anche solo dieci anni, credo che saremo in un posto diverso. Non fingiamo altruismo ma stiamo dentro le regole. È l'unica vera rivoluzione accettabile, l'unica strada che possiamo realmente percorrere. Sono convinto che una persona egoista e che vuole solo la propria felicità che rispetta le regole sia poi in grado di pretenderne il rispetto anche da altri.
foto del rivoluzionario |
Per fare la rivoluzione servono palle e serve pensare che qualcuno abbia ragione e a noi manca questo requisito. La rivoluzione è un' "arma" che ormai non appartiene più alla nostra cultura, troppo anestetizzata sul proprio ego. Io vedo decinaia di "mi piace" sui post che parlano di rivoluzione ma questi mi piace sanno molto di "caspita, se andate vi appoggio, sono con voi. Certo me ne resto a casa a proteggere il mio orticello, ma col pensiero sono con voi. Giuro". Allora cosa fare? Non ne ho idea. Però basta parlare di rivoluzione, serve solo a far guadagnare tempo a chi sta cercando di capire da dove potrebbero sfilargli la sedia. Lasciamo perdere proclami di unità, non siamo un popolo unito e non lo saremo mai. Continuiamo ad essere egoisti, a cercare sempre e solo il nostro tornaconto. Continuiamo a spiare i nostri vicini annotandoci le loro disgrazie. Viviamo pensando solo a noi, fregandocene di chi non abita con noi, anche se si tratta dei nostri nonni. Non sforziamoci di essere quello che non siamo. Non vestiamoci di buonismo e di altruismo. Gli altri ci schifano, ormai tutto quello che non siamo noi è una minaccia. Continuiamo così. Però facciamolo con una sola, piccola modifica. Proviamo ad amare noi stessi e a fottere gli altri però rispettando le regole. Solo questo. Cerchiamo di primeggiare a scapito di chiunque ma rispettiamo le regole. Fra non molto, anche solo dieci anni, credo che saremo in un posto diverso. Non fingiamo altruismo ma stiamo dentro le regole. È l'unica vera rivoluzione accettabile, l'unica strada che possiamo realmente percorrere. Sono convinto che una persona egoista e che vuole solo la propria felicità che rispetta le regole sia poi in grado di pretenderne il rispetto anche da altri.
ti quoto al 100%. Noi non siamo patriottici. Siamo delle banderuole che appoggiano l'uno o l'altro a seconda della convenienza. Non siamo onesti, con noi stessi e con gli altri se parliamo di rivoluzione: perché noi italiani siamo tipi alla "armiamoci e partire!". E poi, se finora nessuno si è lamentato davvero, è perché ognuno ha il suo orticello da salvaguardare. Dici bene: restiamo nelle regole. Mi sembra l'unica rivoluzione che possiamo permetterci e che forse, riusciremo a portare avanti, anche perché non c'è bisogno di forconi, ma solo di onestà.
RispondiEliminaahimè non sono così sicuro che riusciremo a portarla avanti così facilmente. Purtroppo farebbe poco "rumore" e non credo attirerebbe molte attenzioni. Meglio urlare slgoan in piazza o marciare con lo sguardo truce o spaccare vetrine. Rispettare le regole non può funzionare.....
EliminaPerò io ho deciso di continuare a farlo, non voglio trovarmi nella condizione di non poter dire "io ho fatto quello che andava fatto".