Sono momenti molto difficili, leggere
il giornale in questi giorni o altro canale informativo è
deprimente.
Non c'è futuro, non solo i problemi di
oggi sono tanti e complessi, quelli di domani saranno peggio.
La morsa che ci stritola ogni giorno si
stringe un po' di più.
Qualcuno non ce la fa, purtroppo ci è
stata tolta la speranza che domani possa passare. Sappiamo che domani
non passerà, che sarà ancora un po' peggio e non sappiamo come sarà
quando tutto sarà finito.
Non è come curarsi un'influenza, che
dopo il male si torna come prima, è come curarsi un brutto male che
ci cambierà.
Cosa si può fare? Io credo che la cosa
peggiore sia aspettare che succeda qualcosa. In questo momento siamo
tutti in apnea, aspettiamo che qualcuno faccia un sorriso, ci mostri
la strada percorsa e ci dica che davanti a noi ne abbiamo meno ed è
più facile.
Nel frattempo non dobbiamo aspettare
lungo la strada, dobbiamo comminare.
Solo che camminare è più difficile se
non sai per quanto e se non sai quanto sarà dura, viene più
semplice fermarsi, risparmiare le forze nell'attesa che ci dicano
quanto manca e quanto sarà dura.
Solo che, se non ci muoviamo, questo
qualcuno non arriverà mai e non ci troverà mai.
Allora cosa fare? L'ho già fatta
questa domanda. Oggi parlavo con una persona che mi ha detto che
questo non è il momento per scegliere le piante, è il momento per
curare il terreno.
Non è il momento per scegliere i
peschi migliori, già fioriti, pronti a darci frutta a volontà. Non
ci sono fiori, non ci sono gemme, non ci sono alberi abbastanza
forti. E se ci sono c'è il rischio che siano stanchi. E' il momento
di non aver fretta, di scegliere solo il terreno, quello più
fertile, quello pronto ad essere lavorato,quello dove qualcosa
potrebbe attecchire. Non ci sono più piante da potare, da curare, da
sfruttare, da spremere. E' andato tutto perso e chi continua a
cercare piante da cui raccogliere frutti non le troverà, butterà
soltanto via le sue energie.
Invece, chi saprà scegliere il terreno
giusto, mettendoci passione e pazienza, allora forse, vedrà i
frutti. Non è sicuro che ci saranno frutti, anzi, è molto
difficile.
Però le uniche scelte che si possono
fare adesso, le uniche valutazioni che si possono fare sono sul
terreno. Guardiamo bene su cosa investiamo, curiamolo, seguiamolo.
E' più difficile, richiede più
pazienza, più investimenti e più capacità. Non si può curare la
campagna senza queste cose. Però non ci sono alternative. Qualunque
scelte fate in questi tempi fatela scegliendo il terreno migliore su
cui far attecchire i vostri sogni. Non illudetevi che ci siano strade
più semplici, bisogna partire individuando il nostro sogno,
ripulendo il terreno da erbacce e sassi, vangarlo, curarlo, seguirlo
per anni con cura senza sapere cosa succederà e poi, finalmente,
vedere sorgere la nostra pianta. Fate in modo che il terreno sia
quello giusto per la pianta dei vostri sogni, in questo momento non
si può sbagliare e non si può tornare indietro.
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