Ogni tanto mi chiedo che fine faranno
questi post. Cioè, il fatto che io riempia un piccolo spazio
virtuale mi garantisce l'immortalità? Ci sarà mai qualche mio
discendente che ripulendo una virtual-soffitta o una virtual-cantina
ritorverò questo blog e lo leggerà?
Dato che sono ottimista penso proprio
di sì, penso che un giorno qualcuno ritroverà il mio blog, qualcuno
più anziano gli spiegherà cos'era un blog e lui, portando tutto a
scuola dalla sua maestra, ci terrà sopra una di quelle giornate tipo
“com'eravamo, un ricordo dai vostri nonni”.
Ok, riempito il mio ego di questi
deliri, se adesso siamo nel 2097 e stai leggendo questo post sappi
che io sono un “giovane” di 34 anni e questo specifico post è
quello in cui sancisco il mio ingresso nella prima vecchiaia.
Oggi ho realizzato che non sono più un
giovane. Ho un dato statistico a riprova della cosa. Siamo in Giugno,
sono andato all'ospedale per una visita e da inizio anno, tutti i
mesi, sono andato all'ospedale almeno una volta. Ovviamente non
sempre per me, anzi solo quest'ultima volta il motivo ero io, ci
fossi andato sempre per me sarei decrepito, non solo nella prima
vecchiaia. Il fatto che ci sia andato per vari membri della mia
famiglia significa che stiamo segnando il tempo. Sia chiaro, ci sono
andato anche per la nascita di Bianca ma questo è un altro segnale
che sto crescendo invecchiando inesorabilmente.
Quindi, caro lettore del futuro che sei
affascinato dai racconti di questo tuo avo sappi che sono invecchiato
a partire dai 34 anni, fino ad allora sono cresciuto, giorno dopo
giorno.
Un abbraccio.
Vecchio ma in piega e in piena. |
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