c'è un bello in questa spersonalizzazione della rete può far emergere un lato positivo delle persone.
Come detto frequento un forum con circa 220000 iscritti.
In un paio di occasioni da quando lo frequento (pochissimi mesi) gli iscritti hanno dato prova di grande solidarietà attivandosi e compiendo gesti che hanno sicuramente aiutato chi era in tali difficoltà.
In tantissime altre occasioni ci sono stati gesti di solidarietà ma molto meno evidenti, limitati ad un'espressione di tale solidarietà ma non accompagnati da alcun gesto. Perchè non richiesto.
In due occasioni, con delle famiglie veramente in difficoltà, la rete si è mossa in maniera attiva, producendo un risultato.
Mi sono interrogato sul perchè, sul perchè ci sia così tanto fermento per una persona di cui spesso non si conosce altro che non sia un nome fittizio.
Perchè in tante occasioni non si aiutano le persone che bussano alla nostra porta, mentre davanti alla richiesta di uno sconosciuto anonimo lontano km ci si attiva così in massa?
Forse proprio perchè è uno sconosciuto anonimo lontano mille km.
Forse la società ci ha talmente abituato ad essere feroci verso gli altri a temere ogni sorta di inganno che ora non riusciamo a fidarci del vicino che ci chiede aiuto (in realtà non ci fidiamo neppure del vicino che ci porge il suo di aiuto).
Già, forse abbiamo paura.
E forse in questo internet ci aiuta, possiamo tutelarci dietro ad un'altra identità ed essere generosi senza paura che qualcuno possa vedere la nostra generosità ed approfittarsene.
Beh, quando è così, evviva internet
Nessun commento:
Posta un commento