Porgere l’altra guancia. E’ un’indicazione che fa parte della nostra cultura per via del Cattolicesimo che influenza la nostra società. Tutti conosciamo il “porgere l’altra guancia” e tutti siamo rimasti perplessi. Secondo me è uno dei concetti più difficili da accettare.
Cerco sempre di essere una persona gentile, lo sono spesso troppo, evito di indispettire e infastidire gli altri nella speranza che facciano altrettanto. Non sempre capita, anzi ho visto che la gentilezza attira spesso chi se ne approfitta. Non è un atteggiamento particolarmente efficiente, anzi è dispersivo e rende molto poco.
Però ormai sono fatto così, mi riesce di essere diverso solo quando sono nervoso e la gente se ne rende conto, subito.
La cosa che però ho imparato è che nel “porgere l’altra guancia” manca un pezzo.
Manca l’altra parte della relazione. Ci hanno insegnato che una comunicazione è fatta da almeno due soggetti, un emittente ed un ricevente. Questo lo possiamo pensare anche per una relazione, vi sono comunque due soggetti. Sin da piccoli ci hanno detto che un fosso si fa con due rive e ci hanno detto questo per far sì che prestassimo attenzione alla nostra di riva.
Ebbene c’è una novità, il fosso si fa con due rive significa che se vogliamo costruire un ponte bisogna che anche dall’altra parte si cominci a costruire, altrimenti, se lo costruisco io il ponte poi è mio e ne dispongo come credo.
Ci è sempre stato detto di badare a quello che facevamo noi, di sforzarci di creare una comunicazione e una relazione, che eravamo responsabili di quello che comunicavamo, di quanto veniva compreso dei nostri discorsi.
Tutto vero, anzi verissimo.
Però esistono anche gli altri, io sono responsabile di quello che trasmetto, devo assicurarmi che venga compreso, devo creare relazione, devo avere apertura verso gli altri.
Però o l’altro fa altrettanto o sto solo perdendo tempo.
E’ giusto insegnare responsabilità verso le relazioni con le persone ma è giusto cominciare a diventare economici ed efficienti. Se il ponte inizia da entrambi i lati ci incontreremo, magari non al centro ma ci incontreremo, se il ponte lo faccio io poi preparati al fatto che la relazione la gestisco io.
Non smetterò di porgere l’altra guancia perché è nel mio modo di fare e perché non voglio smettere. Però attenzione a quello che fate con la mia guancia, ne ho due e se vi porgo la seconda probabilmente già mi girano le balle.
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