Dai tempi del liceo Ferragosto segna l'inizio della fine dell'estate e il momento per i primi bilanci. Quanti compiti non ho fatto, quanti libri non ho letto, quante ragazze non ho conquistato ecc ecc.
Questa cosa mi dev'essere rimasta perché i giorni successivi al 15 comincio a fare bilanci e buoni propositi, una sorta di controllo di gestione in previsione dell'ultimo strappo fino alla fine dell'anno, per capire cosa mi riuscirà e cosa no.
Quindi sono all'ennesimo capitolo sul programma di miglioramento continuo.
Uno degli aspetti che più mi caratterizza ma che meno mi piace di me stesso è la mia natura polemica. Sono molto polemico, o almeno lo sono spesso, e ogni tanto ho anche lievi sfumature di arroganza.
Mi viene bene, non è un aspetto coltivato.
Negli anni, per rendermi meno sgradevole, ho trovato il modo per esserlo in modo quanto meno costruttivo.
Ho deciso che non basta, che devo smettere, almeno ridurre.
Ho cercato sulla cara Wikipedia il significato di polemica e ho trovato "attinente alla guerra".
Parentesi: adoro approfondire l'etimologia e il significato delle parole, forse dovrei studiare greco.
Tornando a noi, ho pensato che nascondere un atteggiamento fastidioso per gli altri dietro ad un ossimoro sia sbagliato. Polemica costruttiva è un ossimoro, qualcosa di attinente alla guerra non può essere costruttivo.
Bene, per essere polemici bisogna cercar di muoversi sempre con grande attenzione, grande cura. Quando si attacca una persona bisogna essere in grado di parare i primi colpi difensivi, prima di poter affondare il colpo. A quel punto, quando la difesa diventa più forte la si pone ad un piano eccessivo ridimensionando il proprio attacco dietro alla finalità costruttiva. Si stuzzica la persona, si scatena una reazione stando attenti a non offrire nessun fianco e infine, quando la reazione è sufficientemente calda, si ridimensiona l'attacco dietro scopi di miglioramento sociale e planetario, lasciando l'individuo incazzato e senza possibilità di dar sfogo, mettendolo anche nella posizione di chi ha esagerato a reagire.
Bene, tutto questo cade se si considera l'ossimoro (ok, volevo usarlo almeno due volte) polemica costruttiva. Non esiste. A questo punto si espone un fianco del polemico che rimane solo una persona per lo più stronza e senza via di fuga.
Ecco, essere stronzo non è che mi piaccia. Potrebbe essere lo stimolo giusto, vi saprò dire.
Questa cosa mi dev'essere rimasta perché i giorni successivi al 15 comincio a fare bilanci e buoni propositi, una sorta di controllo di gestione in previsione dell'ultimo strappo fino alla fine dell'anno, per capire cosa mi riuscirà e cosa no.
Quindi sono all'ennesimo capitolo sul programma di miglioramento continuo.
Uno degli aspetti che più mi caratterizza ma che meno mi piace di me stesso è la mia natura polemica. Sono molto polemico, o almeno lo sono spesso, e ogni tanto ho anche lievi sfumature di arroganza.
Mi viene bene, non è un aspetto coltivato.
Negli anni, per rendermi meno sgradevole, ho trovato il modo per esserlo in modo quanto meno costruttivo.
Ho deciso che non basta, che devo smettere, almeno ridurre.
Ho cercato sulla cara Wikipedia il significato di polemica e ho trovato "attinente alla guerra".
Parentesi: adoro approfondire l'etimologia e il significato delle parole, forse dovrei studiare greco.
Tornando a noi, ho pensato che nascondere un atteggiamento fastidioso per gli altri dietro ad un ossimoro sia sbagliato. Polemica costruttiva è un ossimoro, qualcosa di attinente alla guerra non può essere costruttivo.
Bene, per essere polemici bisogna cercar di muoversi sempre con grande attenzione, grande cura. Quando si attacca una persona bisogna essere in grado di parare i primi colpi difensivi, prima di poter affondare il colpo. A quel punto, quando la difesa diventa più forte la si pone ad un piano eccessivo ridimensionando il proprio attacco dietro alla finalità costruttiva. Si stuzzica la persona, si scatena una reazione stando attenti a non offrire nessun fianco e infine, quando la reazione è sufficientemente calda, si ridimensiona l'attacco dietro scopi di miglioramento sociale e planetario, lasciando l'individuo incazzato e senza possibilità di dar sfogo, mettendolo anche nella posizione di chi ha esagerato a reagire.
Bene, tutto questo cade se si considera l'ossimoro (ok, volevo usarlo almeno due volte) polemica costruttiva. Non esiste. A questo punto si espone un fianco del polemico che rimane solo una persona per lo più stronza e senza via di fuga.
Ecco, essere stronzo non è che mi piaccia. Potrebbe essere lo stimolo giusto, vi saprò dire.
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