Cosekeso?

Ciao, questo è il mio blog, il blog nel quale ogni tanto svuoto la mia testa dai vari elementi che la riempiono.
Non c'è quasi nulla di originale, i miei pensieri sono rivisitazioni o rielaborazioni di quello che l'ambiente mi insegna e propone.

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ATTENZIONE: contiene opinioni altamente personali e variabili

mercoledì 3 ottobre 2012

Serve una miccia, solo che non c'è più.

Allora, oggi ero sul furgone con mio babbo che si parlava dello schifo in Italia. Abbiamo fatto due commenti.
Il primo è che adesso non c'è più pericolo di fare figure di merda a parlare di politica. Una volta, specialmente in certi ambienti, ci si muoveva cauti per capire se il nostro interlocutore la pensava come noi o meno, per evitare di parlare un ora ed essere d'accordo su tutto e poi scoprire che l'altro era “dall'altra parte”. Adesso non è più così, siamo tutti contro, tanto lo schifo è generalizzato e chi fa ragionamenti del tipo “più di qua o più di là” non gode della mia attenzione.
Il secondo ragionamento riguarda la quasi totale assenza di ribellione da parte di noi Italiani. Cioè, manifestano ovunque tranne che in Italia.Tanto la vignetta con la foto dell'Italiai in fila per l'iPhone con il confronto con la Spagna l'abbiamo vista tutti.
Ora, un furgone con mio babbo e me forse non è massima espressione dell'intellighenzia mondiale (avrei giurato che si scriveva intellighentia.....) ma credo che abbiamo elaborato un pensiero sensato.
Una volta tutte le grandi proteste, quelle che avevano portata diffusa, non quelle legate al disagio di una singola categoria, partivano sempre dall'Università.
Una volta chi frequentava l'Università aveva la leggerezza di chi ancora è fuori da un meccanismo lavoro-casa-famiglia-finemese-pensione, aveva la passione tipica di chi ha vent'anni, aveva valori ed era inserito in un ambiente in cui c'era fermento culturale.
Adesso l'Università si è impoverita, non è più un centro culturale di così grande portata, non è più il posto dove un ragazzo può trovare confronto e forza. La mia esperienza nel vecchio mestiere mi aveva già portato a notare come, per raggiungere un fine giusto e ammirevole, fosse stato utilizzato un approccio sbagliato: per rendere accessibile a tutti l'Università e creare maggiore diffusione di conoscenza e cultura era in realtà stata semplificata, a tratti banalizzata.
Credo che adesso manchi un centro culturale anche per accendere la miccia, ci vuole un ambiente in cui ancora ci possa essere leggerezza (io con due bimbe, la famiglia ed i debiti non riuscirei a mollare tutto e mettermi in gioco per portare avanti una protesta, sono onesto. Voi?) e servono menti pronte, con valori e voglia di provarci, ci vuole un po' di incoscienza con dei valori.
Io credo che se vedessi esplodere la protesta potrei supportarla, potrei seguire una marea se ne vedessi i giusti valori e obiettivi. Credo che in molti vorrebbero “andare a Roma” ma serve qualcuno da seguire e serve che questo qualcuno non sia un leader, fa troppa paura. Tutti vorremmoa ndare ma nessuno vuole partire.
Però, se ci fosse un gruppo di ragazzi che tutti noi guardiamo consapevoli che sono portatori di valori, di voglia e di cultura credo che in tanti potremmo seguirli. Poi una volta partiti....
Oggi ho anche pensato una roba che adesso mi mettono in carcere: ma se io arrivo a Roma e comincio a prendere a badilate un politico siamo sicuri che le forze dell'ordine mi fermano.
Non lo fate, però rispondetevi.

1 commento:

  1. in effetti è così.... l'università si è impoverita e un punto di cultura da dove possa partire una forma di protesta non c'è più... purtroppo tanti urlano e parlano ma quando c'è da passare ai fatti si ritorna in casa e si cura il proprio giardino...(mi ci metto pure io)Sono strapreoccupato x il futuro dei miei figli anche perchè mi sembra di capire che la laurea in italia ultimamente serve a poco.. che fare allora? per ora li amo incondizionamente e farò di tutto per aiutarli però se le cose nn cambiano la vedo dura. Se vai aroma col badile io vado sulla cupola di s'pietro a protestare!! Un abbraccio!! Mevar

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