Ieri sera c'è stato in televisione
SFIDE incentrato su Marco SIC Simoncelli. Mi è piaciuto, Zanardi è
bravo anche a gestire un programma come questo e gli dona un valore
in più.
Alcune cose mi hanno colpito, alcune
frasi.
Il dottor Costa che dice, commentando
la guida aggressiva del Sic, “correva in moto come la gente si
aspetta che corra un pilota di moto”; Valentino Rossi commosso che
ripete solo per convincere sé stesso che non poteva evitarlo; il suo
capotecnico che ricorda gli scherzi; Pasini che ce l'ha negli occhi.
Fra tutti i piloti e amici credo che Pasini sia quello che se lo
porta più negli occhi, guardarlo mentre ne parla accende emozioni.
Il padre di Simoncelli, invece, ha una
forza che non capisco da dove venga. E' un uomo di valori, si
capisce. Si capisce dalle scelte che fa, da come la gente descrive il
rapporto fra lui e il figlio. Un uomo da prendere come esempio. Un
uomo che, dopo averlo protetto e cresciuto per anni, è rimasto
folgorato dalla grandezza del figlio. Ha visto nella tragedia quanto
anche il resto del mondo avesse capito suo figlio. Non per il talento
sportivo, ma per l'immagine positiva che trasmetteva, di passione, di
genuinità, di sincerità. Mi ha colpito la sua forza quando dice che
Marco faceva quello che gli piaceva, che era felice. Credo un padre
non possa chiedere altro: fare sacrifici per vedere il figlio felice.
Ad un certo punto dice “era felice,
faceva quello che gli piaceva. Tornassi indietro rifarei tutto quello
che ho fatto, anche se sapessi già come va' a finire”. Questa
frase è di una forza incredibile e bisogna essere genitori
grandissimi per poterla pronunciare. Complimenti a lui, come si fa a
non essere egoisti a non dire “se potessi farei diverso” come si
fa a non voler togliere un po' di felicità a quel figlio solo per
poterlo avere ancora vivo? Con che forza si sceglie la felicità del
figlio anche se ce lo porta via? Come si fa a non dire “tornassi
indietro lo farei studiare quel testone, me lo terrei con me, ci
divertiremmo in moto assieme ma lo terrei con me”. Io credo che
bisogna amare tantissimo i propri figli per poter dire una cosa del
genere, per poter accettare di vivere tutta una vita con un vuoto che
non verrà mai colmato in cambio di attimi di felicità.
Niente, ancora una volta sono rimasto
colpito (stupidamente) dalla forza che vuol dire essere genitori.
Credo che un padre ed una madre siano gli animali più forti al mondo
quando trovano la chiave per far esplodere l'amore per i figli,
quando non lo soffocano ma lo lasciano sfogare.
Diobò SIC.
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