Forse ho già fatto una roba del
genere, mi ripeterò.
Alcuni falsi miti dell'essere genitore.
Prima cosa: padri vi svelo un segreto
per assicurarvi l'amore incondizionato di vostra moglie per tutta la
vita. Se, come è capitato a me, non avete la possibilità di
allattare e in tanti faranno sentire vostra moglie meno madre per
questo fatto (state tranquilli, ce ne sono tantissimi) voi potete
dire tranquillamente che le mie figlie sono cresciute benissimo senza
latte materno e che Gaia durante il primo inverno non si è presa
l'influenza, nonostante non avesse latte materno e andasse all'asilo.
Poi potete dire, guardandola teneramente: “Mi sento egoista ma un
po' sono contento, così posso occuparmi anche io di lei/lui e
darle/gli il latte di notte”. Con questa siete a posto per gli anni
a venire. Poi vostra moglie forse non ve lo farà mai fare, si
sveglierà sempre lei ma voi le avrete detto la mitica frase.
Io adesso ho due figlie: in cinque
(numero esatto) mi hanno detto “chissà come sarà felice Gaia (la
maggiore) con una sorellina”. Ho perso il conto di quelli che mi
hanno detto: “ah, adesso dovete fare attenzione che non diventi
gelosa”. Ora, se voi vi comportate con vostra figlia come se
dovesse diventare gelosa state pur certi che diventerà gelosa. Siate
furbi. Lasciate che le vostre figlie siano complici, lasciate che ci
siano giochi loro e non giochi di una da prestare all'altra. Gaia può
giocare coi giochi da neonata, che sarebbero più adatti a Bianca. Li
usa trenta secondi e poi si annoia. Ma sono lì, nessuno le dice
“sono di tua sorella”. Tre giorni fa voleva mettersi le scarpine
di Bianca, non le ho detto che sono piccole, lei le ha provate, non
ci stava, ha voluto le sue. Non date per scontate che siano gelose,
conosco un sacco di figli unici che avrebbero voluto un fratello o
una sorella ma pochi con fratello o sorella che mi dicono “ahhh,
fossi stato figlio unico”. O almeno pochi che lo dicono seriamente. Un fratello o una sorella sono una
figata. Partite da questo assioma per costruire il vostro
atteggiamento.
Poi, anche Gaia quando la sorella dorme
la sera vuole più attenzioni e vuole giocare ma non vuole meno
sorella, vuole più genitori...chiara la differenza? Non è qualcosa
che abbiamo tolto e per la quale dobbiamo incolpare la sorella, è
qualcosa che possiamo dare in più e per la quale possiamo prenderci
l'impegno. E' una questione di come si vedono le cose.
Ultima poi per oggi basta, anche se ce
ne sarebbe.
Per questa ringrazio pubblicamente
Lorenzo che mi ha consigliato un libro dove l'ho trovata scritta la
prima volta. Diffidate da chi vi dice “se il figlio piange non
prenderlo in braccio, gli date il vizio”.
Posso dire....ma che vizio, razza di
disagiato sociale!!!!!! Tenere in braccio un figlio è un
vizio?!?!?!? Mi spieghi che cazzo lo metto al mondo a fare se non
posso ostentare affetto quando piange e ha bisogno!?!?!?!??!?! Poi
bisogna capire quando ha bisogno oppure no, in alcuni casi piangono e
rompergli i coglioni è peggio. Però vi dico, tutte le volte che
Gaia piangeva ed era disperata, per qualsiasi motivo, io l'ho presa
in braccio e l'ho stretta forte a me e le ho detto che il suo babbo
l'amava alla follia. Come risultato adesso Gaia non ha mai bisogno di
un abbraccio, viene da me quando vuole giocare e sa' che quando si fa
male può trovare un abbraccio terapeutico, che quando ha paura mi
trova pronta a stringerla. Non ha il vizio di starmi in braccio e aggiungo purtroppo.
Oggi mentre uscivamo dall'asilo, lei,
Bianca ed io le ho chiesto se potevo tenerla in braccio. Sono uscito
con le mie due bimbe in braccio, più di venti chili e non ho pensato
“cazzo che fatica”, ho pensato “mi mancherà. E succederà
molto velocemente”.
In definitiva, non è abbracciandole o
tenendole con voi quando hanno bisogno che sbaglierete.
Siete genitori, non sergenti maggiori.
Basta che mi chiamano, DEVO ANDARE.
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