Un anno vola, capperi. Tua sorella,
quando mi ha concesso di entrare a far parte della sua vita, mi ha
insegnato tante cose, mi ha aggiustato le priorità rendendo la mia
vita migliore.
Con Gaia, Giulia ed io abbiamo coniato
il nostro motto “se le cose non vanno come vogliamo noi è perchè
vanno meglio” che racchiude la fortuna di essere genitori ma anche
la determinazione a voler sempre le cose al meglio.
Poi sei arrivata tu. Da bravi
capricorni avevamo programmato tutto e, secondo i nostri piani, tu
dovresti nascere fra qualche mese. Ma le cose sono andate meglio di
come volevamo e sei arrivata.
Sono diventato padre la prima volta
totalmente impreparato ed ho avuto l'unico lampo di genio nel voler
apprendere da chi mi poteva insegnare, mia figlia. Sono diventato
padre una seconda volta convinto di essere pronto a tutto e invece ho
capito che non ero pronto a nulla di così bello. L'energia con cui
sei entrata nella mia vita è inspiegabile. Travolgente. Gaia mi ha
sciolto con i suoi sorrisi, tu mi hai dato vita con le tue risate,
con il tuo carisma. Le tue risate riempiono la stanza e sono
contagiose, sempre.
Sei energia allo stesso modo in cui tua
sorella è serenità. Ed è proprio quello che serviva alla mia vita,
fonti inesauribili di serenità ed energia vitale.
Vederti giocare con Gaia è un dono di
cui sono grato infinitamente. Vedervi assieme, vedere come ti si
accendono gli occhi quando siete nella stessa stanza e vedere come
lei ti cerca quando non ti vede sono emozioni. Forti.
Vi adoro, vi osservo interagire e temo
con rassegnazione il momento in cui una di voi si rivolgerà
all'altra dicendo “questo non lo diciamo a mamma e papà”. Quel
giorno si cementerà un sodalizio contro cui non vorrei mai dovermi
scontrare.
Ti amo alla follia piccola Bibi. Tanti
auguri.
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