Allora, questo RunStatic (versione
personale di Runtastic) aiuta. Sopratutto a noi maschietti piace
misurarci, sin dalle medie. Lo dimostra il numero di condivisioni su
Facebook di Km, tempi, ritmi e commenti del tipo “20 km ma non
avevo voglia di tirare, avevo poco tempo”.
Insomma, l'idea di poter misurare
qualcosa ci affascina, è magnetica.
Siamo passati da righello e bagno a
cellulare e Facebook ma non cambia molto.
In questo devo dire che l'app è ben
fatta, facile con poche ma utili informazioni.
Alla luce delle prime due uscite in cui
ho tarato la mia performance e ho visto il mio livello fisico oggi ho
potuto fare una scelta di allenamento consapevole.
Già questo ti gasa e ti motiva. Scelta
di allenamento consapevole....cazzo come suona bene.
Visto che al momento la durata
dell'allenamento è vincolata al tempo che riesco a ritagliarmi ho
valutato di migliorare il mio ritmo. Quindi oggi son partito con lo
scopo di far salire la mia velocità media.
Motivato e carico scendo in strada come
una belva, mi son dato un obiettivo raggiungibilissimo, lo scopo è
di ottenere un risultato ben oltre il mio obiettivo. Ok, uso ancora
trucchetti da psicologo da 4 soldi. Però partire da 4, darsi come
obiettivo 5 sapendo che tirando alla morte di può fare 6 mi aiuta.
Sono carichissimo, unica cosa che stona è la berretta gialla di
lana: è un caldo atroce ma mi serve per tenere le cuffie nelle
orecchie e motivarmi.
Vangelis con “Conquest of Paradise”
è l'inizio ideale. Le gambe prendono ritmo con la musica, capisco la
frase “la corsa è il modo che ha l'uomo per volare”. Sto
volando, gli appoggi dei piedi sono leggeri, non sembra che debbano
sopportare l'urto di così tanti kg, sembro leggero, sono veloce,
accelero una volta, due, tre, ma quante volte posso cambiare ritmo,
sto correndo, non penso a quanta strada farò, il giro è già
deciso, sto solo volando assecondando le mie gambe bramose di
risultati epici. Corro, sono troppo veloce ma non importa, sento che
ce la posso fare, ho il cellulare in tasca che lavora nella mia tasca
scatenando tutta la sua intelligenza per registrare l'incredibile e
renderlo epico.
E l'incredibile avviene. Arrivo
stremato, mani sui reni e poi in tasca per spegnere Runstatic. Sono
troppo appannato per leggere, mi riprendo, recupero fiato mentre non
mi si spegne un sorriso di soddisfazione. Leggo: velocità media 9,24
con punta massima 15,21. Distanza percorsa 147 metri. I 147 metri più
veloci della mia vita. Grazie Runtastic.
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