Fra la cose che mi appassionano c'è
andare in moto. Non sono uno veloce ma sono uno bravo. Guido
abbastanza bene e vado sufficientemente piano.
Ho iniziato tardi ad andare in moto,
anche se sono sempre andato in scooter, sin da ragazzino. Andare in
moto mi è piaciuto subito e mi sono da subito interessato a come
fare a migliorare la mia tecnica per essere più sicuro. Ho seguito
anche diversi corsi di guida sicura, tutti molto interessanti.
Mio blog sulla moto se volete approfondire....
Questo post nasce da una riflessione
fatta una sera mentre mi ponevo il dilemma se farmi o meno la barba.
Era tardi, ero stanco, la pelle di sera è più sofferente, insomma
non mi piace farmi la barba la sera. Però Giulia e le bimbe erano a letto,
potevo dedicare qualche minuto in più e magari sistemarmi bene i
baffi e la barba, spuntarla un po', farmi la barba non per dovere sociale ma per godermi il momento di cura di me stesso.
Mi è venuto in mente un insegnamento
che ricevuto in uno dei corsi di guida sicura. Mi hanno
insegnato che in strada bisogna frenare quando si può e non quando
si vuole. E' un “adagio” che deriva dalla guida in fuoristrada,
quando non sempre ci sono le condizioni di terreno per frenare. In strada,
quando si guida in sicurezza, il concetto vale più o meno in maniera
analoga. Cioè, se uno guida veloce e fa il patacca cercherà sempre
di frenare all'ultimo per impostare la famosa staccata al limite,
avere la moto alla giusta velocità in ingresso curva, ecc, ecc. Questo
in pista è molto vero ma in strada non è detto che “frenare
all'ultimo” sia possibile, ci possono essere condizioni di asfalto
che non potevamo scorgere da lontano che rendono la frenata
pericolosa. Ecco perchè è meglio frenare quando è possibile più
che quando si vuole.
Ecco, gestire i propri spazi con i
figli piccoli è più o meno la stessa cosa. Si fanno le cose quando
si può e non quando si vuole. Tanto poi è importante fare le cose,
più che quando si fanno. Ecco che ho imparato ad andare a correre in momenti
differenti della giornata, mi faccio la barba alla sera, scrivo post
al mattino o sul divano la sera, leggo al risveglio prima di iniziare la giornata. E
nessuna di queste cose mi piace meno perchè la faccio quando posso e
non quando devo.
Ho passato un po' di tempo a fare il
martire, a pensare “adesso è il momento di mettere un po' da parte
Nicolò e dedicare il tuo tempo alle piccoline”. Mi sembrava giusto
e mi pareva doveroso e mi piaceva. Avevo meno tempo per fare le cose e vi
rinunciavo col sorriso perchè giocavo con le piccoline. Non mi sembravano neppure rinunce. Adesso ho
capito che era pigrizia quella di voler fare le cose quando volevo.
Mille cose posso farle quando posso, come frenare.
Un'ultima cosa, in moto io sono uno che
ama andare piano ma non provate a starmi dietro. Io freno e apro
quando posso.....
questa cosa mi piace molto.
RispondiEliminaAnche se non posso capirla fino in fondo perchè non sono padre...ma mi piace molto come l'hai espressa.
In realtà, pur non essendo padre, mi sono reso conto che ci sono molte cose che non sto facendo, solo per pigrizia. Tra queste sicuramente l'attività fisica... io che un tempo ne ho fatta veramente tanta...tutti i giorni...avendo e lavorando in una palestra...
...le cose cambiano...come le priorità....
Max, hai perfettamente ragione anche senza figli ci impigriamo abbastanza. I figli però sono un bell'alibi, di quelli a cui uno crede sul serio. Per questo ogni tanto è difficile smuoversi.
EliminaSono sempre più convinto che nel corso di una giornata ci siano tanti minuti dati per dispersi che potrebbero essere usati meglio. L'importante è sempre chiedersi "ma per me, cosa è realmente importante fare?" e lasciarsi guidare dalla risposta.