Ieri sera, al mio rientro dalla missione in Algeria, ero troppo stanco per molte cose a mi son messo a letto con in mano il “Sini”. Per chi non frequentava il liceo il “Sini” è un libro che parla di filosofia e filosofi. Mi son detto, tempo 4 righe e perdo conoscenza.
Invece son capitato a leggere una parte molto interessante che mi ha appassionato e che mi ha portato a questo post.
Siamo nella Grecia del 5 secolo Avanti Cristo, la guerra con la Persia è andata mentre quella fra Atene e Sparta ha lasciato dei segni profondi.
Il modello di Democrazia vacilla, diventa sempre più demagogia, il potere si accentra su nuove famiglie che si sono arricchite. Chissà, forse col commercio, forse con la guerra. Non me lo ricordo e il “Sini” non ne faceva menzione.
Siamo in un momento buio, quando certe illusioni e certe visioni illuminate di Democrazia e coinvolgimento vengono meno.
Ecco, in questo momento così buio e difficile qual è la risposta della Grecia? Cosa succede? Nascono e si sviluppano i Sofisti. I Sofisti sono quelli che hanno inventato la scuola come la intendiamo noi, fatta di diffusione della conoscenza e di istruzione.
I nuovi potenti hanno bisogno di crescere culturalmente per difendere i propri affari e potersi confrontare in tribunale con gli accusatori. Quindi in un momento di difficoltà, in un momento buio la richiesta è conoscenza, cultura, istruzione.
Ora, sul testo riporta che questi “insegnanti” non erano ben visti dalla pubblica amministrazione poiché non era ben visto che si facessero pagare per insegnare. E non andava neppure bene una diffusione massiva, accessibile, delle conoscenza.
Questo non bloccò i sofisti che imperversarono in tutta la Grecia. In fin dei conti c’era una forte richiesta di crescita culturale e di istruzione che la pubblica amministrazione non poteva fermare.
Lascio qualche riga bianca perché alcuni concetti meritano di essere sedimentati.
Aggiungo che parliamo di 2.500 anni fa e lascio qualche altra riga.
Bene, veniamo al manifesto politico della mia candidatura.
Riprendo e sposo quello che dicevano i Greci: nei momenti di difficoltà bisogna ricorrere ad una crescita culturale e di istruzione ed è inevitabile investire in istruzione. Istruzione che merita degli investimenti che non sono solo legati a rifacimenti di immobili, che pure sono importanti e necessari ma sono legati alla forma.
La forma è in grossa difficoltà, la scuole sono fatiscenti, non ci sono soldi per strutture, materiali didattici ed altro. Però è con un importante investimento sulla sostanza, sul corpo docenti, sui programmi, sugli obiettivi, sui ragazzi che creeremo del valore aggiunto.
Quindi ribadisco quanto introdotto in un altro posto: l’istruzione, se mi eleggete, sarà una mia priorità. E sarà una mia priorità valutare dei pacchetti completi, un’analisi che non sia monodimensionale del problema istruzione. Non sono solo i docenti o solo le aule o solo i programmi o solo il bullismo. E’ tutto l’universo scuola che merita di essere prioritario.
Cosekeso?
Ciao, questo è il mio blog, il blog nel quale ogni tanto svuoto la mia testa dai vari elementi che la riempiono.
Non c'è quasi nulla di originale, i miei pensieri sono rivisitazioni o rielaborazioni di quello che l'ambiente mi insegna e propone.
Se leggerai qualcosa "buona lettura", se non leggerai nulla "buona giornata"
ATTENZIONE: contiene opinioni altamente personali e variabili
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mi permetto un commento.
RispondiEliminaAlla luce del discorso di Pietro Grasso alla trasmissione di fabio fazio e Roberto Saviano mi sento di dire che dare supporto a lui sarà un'altra delle priorità.