Questo non è uno dei nostri libri. L'ha portato a casa Gaia dalla scuola materna. In genere mi piace scoprire cosa scelgono e vedere se poi la storia soddisfa la scelta oppure no. Loro lo scelgono vedendolo, poi a casa scoprono la storia al di là delle immagini. In genere, la prima lettura la fa Giulia, se poi il libro piace chiedono anche a me di leggerlo. Mi fa sorridere il fatto che solo i libri che per loro meritano finiscono nelle mie mani, mi fa sorridere e mi intenerisce. Io ho visto Flon Flon e Musetta l'altra sera, appena arrivato a casa, mi ha colpito e l'ho letto velocemente. Appena Gaia mi ha visto è corsa a prenderlo e mi ha chiesto di leggerglielo. Stessa scena al mattino, durante la colazione.
Ecco perchè siamo qui a parlarne. E' un libro del 1995, quindi comincia ad avere più di vent'anni. E' molto semplice nella struttura, testo nero su sfondo bianco sulla sinistra e immagini nella pagina destra. Le immagini sono tutte grandi uguali e occupano lo stesso spazio. E' simmetrico. I disegni sono molto particolari, fossi bravo sarei pure in grado di dirvi la tecnica.
La storia è una bomba. Di quelle che mentre la leggi senti che qualcosa dentro si smuove, non ti può lasciare indifferente una storia così. Il libro parla della guerra. Anzi no, il libro parla di amore. Ecco perchè io lo leggerei a dei bimbi grandi, diciamo 4 o 5 anni. E, soprattutto, mi preparerei ad ogni loro domanda. Man mano che crescono è divertente vedere come aumenta la loro voglia di interagire con voi e con la storia. Ovviamente voi dovete castrare ogni tipo di domanda da parte loro ricordando loro che la lettura è un momento sacro, che non si interrompono il babbo e la mamma con domane sciocche e che devono stare dritti con la schiena, avere le unghie curate, i capelli raccolti e usare il lei quando si rivolgono a voi (ci fossero dubbi, scherzo). La storia sha un finale di una dolcezza incredibile, apparentemente sospesa ma in realtà c'è tutta la forza della semplicità dei cuccioli, dei nostri bimbi. C'è un modo di "vincere" la guerra che non è eroico, forte, determinato, non si conclude con dei bambini (conigli, in realtà) che fanno qualcosa di incredibile e che è da esempio per gli adulti. No, Musetta vince con la semplicità e la forza dei bimbi. Il libro in questo momento storico assume ancora più forza, anche per come il babbo "annuncia" la guerra. Viviamo tempi in cui la guerra ci circonda o ci avvolge, vedete voi, comunque ci coinvolge, sia che la percepiamo come un male lontano sia che la percepiamo come una possibilità quotidiana. Questo libro è di una forza incredibile. E, ancora una volta, è forte perchè è semplice. bisognerebbe obbligare gli adulti ad avere sempre questa semplicità.
Ma non sviamo, torniamo al nostro libro.
Sono contento Gaia l'abbia portato a casa e mi abbia permesso di leggerglielo, sono contento sia entrato a far parte della mia vita. Mi dispiacerà restituirlo ma questo è un libro ceh deve entrare in più case possibili, come per "il mondo è tuo", è uno di quei libri da tenere sempre vicino.
Ecco perchè siamo qui a parlarne. E' un libro del 1995, quindi comincia ad avere più di vent'anni. E' molto semplice nella struttura, testo nero su sfondo bianco sulla sinistra e immagini nella pagina destra. Le immagini sono tutte grandi uguali e occupano lo stesso spazio. E' simmetrico. I disegni sono molto particolari, fossi bravo sarei pure in grado di dirvi la tecnica.
La storia è una bomba. Di quelle che mentre la leggi senti che qualcosa dentro si smuove, non ti può lasciare indifferente una storia così. Il libro parla della guerra. Anzi no, il libro parla di amore. Ecco perchè io lo leggerei a dei bimbi grandi, diciamo 4 o 5 anni. E, soprattutto, mi preparerei ad ogni loro domanda. Man mano che crescono è divertente vedere come aumenta la loro voglia di interagire con voi e con la storia. Ovviamente voi dovete castrare ogni tipo di domanda da parte loro ricordando loro che la lettura è un momento sacro, che non si interrompono il babbo e la mamma con domane sciocche e che devono stare dritti con la schiena, avere le unghie curate, i capelli raccolti e usare il lei quando si rivolgono a voi (ci fossero dubbi, scherzo). La storia sha un finale di una dolcezza incredibile, apparentemente sospesa ma in realtà c'è tutta la forza della semplicità dei cuccioli, dei nostri bimbi. C'è un modo di "vincere" la guerra che non è eroico, forte, determinato, non si conclude con dei bambini (conigli, in realtà) che fanno qualcosa di incredibile e che è da esempio per gli adulti. No, Musetta vince con la semplicità e la forza dei bimbi. Il libro in questo momento storico assume ancora più forza, anche per come il babbo "annuncia" la guerra. Viviamo tempi in cui la guerra ci circonda o ci avvolge, vedete voi, comunque ci coinvolge, sia che la percepiamo come un male lontano sia che la percepiamo come una possibilità quotidiana. Questo libro è di una forza incredibile. E, ancora una volta, è forte perchè è semplice. bisognerebbe obbligare gli adulti ad avere sempre questa semplicità.
Ma non sviamo, torniamo al nostro libro.
Sono contento Gaia l'abbia portato a casa e mi abbia permesso di leggerglielo, sono contento sia entrato a far parte della mia vita. Mi dispiacerà restituirlo ma questo è un libro ceh deve entrare in più case possibili, come per "il mondo è tuo", è uno di quei libri da tenere sempre vicino.
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