Cosekeso?

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lunedì 16 maggio 2016

Mangerei volentieri un bambino. Nati per leggere

Probabilmente questa è la storia che ho letto di più in pubblico. Perchè è molto semplice da leggere, molto lineare e con un finale divertente. Il libro è bello, disegnato bene, Achille è uno di quei personaggi che diventa subito un idolo. Questo lo consiglierei anche a chi deve avvicinarsi alle letture per i bambini. Della serie "ma noi non è che in casa leggiamo, ho provato con un libro ma non gli è piaciuto, poi mi sembrava cupo". Ecco, se siete in questa condzione, partite da qui, partite da questo racconto. Perchè la storia di Achille è lineare, è simile a tante altre che abbiamo in testa, è facile. Però, nasconde un finale molto divertente, che fa ridere molto gli adulti (e un adulto che si diverte è un adulto che legge....). Quindi è uno di quei libri che può servire per avvicinare voi ai libri per bimbi. Poi vi stancherà, lo leggerete fino allo sfinimento solo perchè Achille è adorabile, perchè ai piccoli fa ridere quando il piccolo coccodrillo ripete "Mangerei volentieri un bambino".
Io l'ho letto molto per questo motivo, mi aiutava ad avvicinare i genitori, a farli divertire. Ho scoperto che quando un bimbo ride, se poi inizia a ridere anche il suo babbo, il bambino cambia modo di ridere, ride di più. Quindi è stata un po' un'arma segreta, diciamo così. Ecco l'occasione per un'altra riflessione, di quelle paternali che ogni tanto piazzo nei post. Non limitatevi a leggere i libri per bambini, non seguite sempre le loro indicazioni. Ogni tanto, a casa mia, si legge quello che voglio io, ogni tanto quello che sceglie Giulia e ogni tanto quello che chiedono le piccoline. Spesso coincide, ma leggere quello che avete voglia di leggere voi è importante. La lettura coi vostri bimbi imparate a viverla come un'attività con loro e non per loro. Fatelo perchè vi piace, chiedetegli di leggere il libro di Achille piuttosto che Topotto perchè ne avete voglia. Vedrete che cambierà tutto. I libri per bambini, come ho già scritto qualche post fa, "sono per bambini nel senso che piacciono a tutti" (cit da Elogio delle azioni spregevoli). Quindi non pensate di fare qualcosa per loro, che sia un momento per alleviare il vostro senso di colpa per essere stati al lavoro un po' di più o non site venuti via dal parco prima o chissà cosa. No, è un momento vostro e per renderlo tale dovete anche partecipare della selezione dei libri.

Bene, torniamo al nostro Achille, la storia si presta molto anche perchè gli autori fanno coi genitori quello che in genere si fa coi figli: creano delle situazioni famigliari, in cui ci si riconosce ed identifica, ci propognono situazioni che conosciamo bene e questo ci rende partecipi. Achille, che per la mamma è bellissimo, che però non vuole mangiare, che fa i capricci e simile a tutti i nostri bimbi e i vari fallimenti di babbo e mamma coccodrillo sono i nostri. Quindi gli autori ci tirano dentro, ci coinvolgono, diventiamo attori del libro. Un po' lo stesso meccanismo che rende magico "dieci dita alle mani, dieci dita ai piedini" l'identificazione coi personaggi.
Direi che non ho molto da aggiungere, anzi, dopo tutta questa filippica mi rimane una cosa da dire: leggete Mangerei volentieri un bambino e divertitevi, ridete e ghignate. Voglio sentirvi da qui.
Edizioni Babalibri

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