Cosekeso?

Ciao, questo è il mio blog, il blog nel quale ogni tanto svuoto la mia testa dai vari elementi che la riempiono.
Non c'è quasi nulla di originale, i miei pensieri sono rivisitazioni o rielaborazioni di quello che l'ambiente mi insegna e propone.

Se leggerai qualcosa "buona lettura", se non leggerai nulla "buona giornata"

ATTENZIONE: contiene opinioni altamente personali e variabili

venerdì 10 gennaio 2014

Come creare favole della buona notte...ovvero, cosa faccio io, non è detto vada bene,

Allora, ieri ho scritto su FB che mi sono specializzato a raccontare favole e, dall'alto del piedistallo su cui mi ergo per dare spazio e visibilità a tutto il mio ego, vi racconto come faccio.
No dai, avevo voglia di scrivere di nuovo sul blog e mi è scappato questo.
Io, in realtà, sono più lettore che non raccontatore di favole ma il recente step di crescita di Bianca e Gaia mi ha portato a questa nuova sperimentazione.
Fino a poco tempo fa le piccole andavano a letto in momenti distinti e quindi leggevamo a Bianca un libro (mille in realtà, la piccola è un po' ossessiva nelle sue passioni) e poi nanna e successivamente un libro della buonanotte per Gaia, che andava a letto mezz'ora dopo.
Adesso vanno a letto assieme e, quando sono nei loro lettini la luce non permette di leggere. Eccio quindi che si inventa.
Le mie storie sono sempre partecipate, cerco di coinvolgerle nella scelta dei dettagli e degli eventi, per capire quando stanno partendo, quando la risposta alle mie domande è sbiasciata e quando, infine, non c'è più risposta. Conosco le mie piccole e le coinvolgo sulle cose che amano.
Un dettaglio importante è che nelle storie che inventiamo ci sono eventi avversi che complicano l'evolversi della storia ma non ci sono personaggi avversi. O almeno, non ci sono streghe, fantasmi e simili. Al massimo dei pirati. Questo perchè sono favole della buona notte e ancora le streghe e i fantasmi sono un po' indigesti. Quindi ci sono temporali che rovinano feste, pirati che rubano gioielli, parenti dispettosi, animali del bosco che mangiano torte e altre complicazioni. Di solito però ci sono eventi “negativi” e ancora nessun personaggio “negativo”.
Poi ci sono sempre le cose che a loro piacciono: feste, giardini, fiori, torte e frutta, balletti, principesse.
Ecco, una cosa che a loro piace molto è quando dico “adesso occhi chiusi che vi racconto il giardino” e gli chiedo di dirmi che colori hanno i fiori e le farfalle.
Ieri Gaia mi ha detto “babbo una farfalla mi fa il solletico volando”.
Poi gli chiedo di raccontarmi come sono vestite le principesse (Gaia pretende che nella storia ci siano sempre due principesse di nome Gaia e Bianca e che prima o dopo si festeggi); oppure che cosa mangeranno le principesse. E' incredibile le risposte che mi danno. Anche Bianca, che è piccola, interagisce un sacco, in genere puntualizzando le scelte di Gaia.
Ultimo dettaglio, le piccole si addormentano sempre prima della fine ma io la favola la finisco sempre. Questo perchè se capita che al risveglio mi chiedano “ma poi la festa com'è finita?” (e capita) non è bello rispondere “tutto bene”, voglio essere pronto, raccontare ogni cosa. Tanto in tutto la favola dura 10 minuti, si può fare.
Ad ogni buon conto, andate piano quando leggete, lentamente, leggete a voce medio bassa, date loro il tempo di capire, coinvolgetele (sono piccole, saprete governare una storia anche se all'improvviso appare un drago o un coccodrillo in mezzo ad una festa da ballo), lasciate che loro immagino quello che voi raccontate.

Bene, prestissimo i corsi sul come raccontare favole, il primo modulo gratuito e poi € 500 a lezione.
Beh, probabilmente ci saranno molti errori in quello che faccio ma il risultato è che le bimbe in dieci minuti si addormentano, dormono serene e si riposano. Non ho altri obiettivi con una favola della buonanotte.