Cosekeso?

Ciao, questo è il mio blog, il blog nel quale ogni tanto svuoto la mia testa dai vari elementi che la riempiono.
Non c'è quasi nulla di originale, i miei pensieri sono rivisitazioni o rielaborazioni di quello che l'ambiente mi insegna e propone.

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venerdì 25 maggio 2012

Un terreno fertile per usicre dalla crisi.


Sono momenti molto difficili, leggere il giornale in questi giorni o altro canale informativo è deprimente.
Non c'è futuro, non solo i problemi di oggi sono tanti e complessi, quelli di domani saranno peggio.
La morsa che ci stritola ogni giorno si stringe un po' di più.
Qualcuno non ce la fa, purtroppo ci è stata tolta la speranza che domani possa passare. Sappiamo che domani non passerà, che sarà ancora un po' peggio e non sappiamo come sarà quando tutto sarà finito.
Non è come curarsi un'influenza, che dopo il male si torna come prima, è come curarsi un brutto male che ci cambierà.
Cosa si può fare? Io credo che la cosa peggiore sia aspettare che succeda qualcosa. In questo momento siamo tutti in apnea, aspettiamo che qualcuno faccia un sorriso, ci mostri la strada percorsa e ci dica che davanti a noi ne abbiamo meno ed è più facile.
Nel frattempo non dobbiamo aspettare lungo la strada, dobbiamo comminare.
Solo che camminare è più difficile se non sai per quanto e se non sai quanto sarà dura, viene più semplice fermarsi, risparmiare le forze nell'attesa che ci dicano quanto manca e quanto sarà dura.
Solo che, se non ci muoviamo, questo qualcuno non arriverà mai e non ci troverà mai.
Allora cosa fare? L'ho già fatta questa domanda. Oggi parlavo con una persona che mi ha detto che questo non è il momento per scegliere le piante, è il momento per curare il terreno.
Non è il momento per scegliere i peschi migliori, già fioriti, pronti a darci frutta a volontà. Non ci sono fiori, non ci sono gemme, non ci sono alberi abbastanza forti. E se ci sono c'è il rischio che siano stanchi. E' il momento di non aver fretta, di scegliere solo il terreno, quello più fertile, quello pronto ad essere lavorato,quello dove qualcosa potrebbe attecchire. Non ci sono più piante da potare, da curare, da sfruttare, da spremere. E' andato tutto perso e chi continua a cercare piante da cui raccogliere frutti non le troverà, butterà soltanto via le sue energie.
Invece, chi saprà scegliere il terreno giusto, mettendoci passione e pazienza, allora forse, vedrà i frutti. Non è sicuro che ci saranno frutti, anzi, è molto difficile.
Però le uniche scelte che si possono fare adesso, le uniche valutazioni che si possono fare sono sul terreno. Guardiamo bene su cosa investiamo, curiamolo, seguiamolo.
E' più difficile, richiede più pazienza, più investimenti e più capacità. Non si può curare la campagna senza queste cose. Però non ci sono alternative. Qualunque scelte fate in questi tempi fatela scegliendo il terreno migliore su cui far attecchire i vostri sogni. Non illudetevi che ci siano strade più semplici, bisogna partire individuando il nostro sogno, ripulendo il terreno da erbacce e sassi, vangarlo, curarlo, seguirlo per anni con cura senza sapere cosa succederà e poi, finalmente, vedere sorgere la nostra pianta. Fate in modo che il terreno sia quello giusto per la pianta dei vostri sogni, in questo momento non si può sbagliare e non si può tornare indietro.

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