Cosekeso?

Ciao, questo è il mio blog, il blog nel quale ogni tanto svuoto la mia testa dai vari elementi che la riempiono.
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martedì 16 ottobre 2012

Sfide del 15/10/2012

Ieri sera c'è stato in televisione SFIDE incentrato su Marco SIC Simoncelli. Mi è piaciuto, Zanardi è bravo anche a gestire un programma come questo e gli dona un valore in più.
Alcune cose mi hanno colpito, alcune frasi.
Il dottor Costa che dice, commentando la guida aggressiva del Sic, “correva in moto come la gente si aspetta che corra un pilota di moto”; Valentino Rossi commosso che ripete solo per convincere sé stesso che non poteva evitarlo; il suo capotecnico che ricorda gli scherzi; Pasini che ce l'ha negli occhi. Fra tutti i piloti e amici credo che Pasini sia quello che se lo porta più negli occhi, guardarlo mentre ne parla accende emozioni.
Il padre di Simoncelli, invece, ha una forza che non capisco da dove venga. E' un uomo di valori, si capisce. Si capisce dalle scelte che fa, da come la gente descrive il rapporto fra lui e il figlio. Un uomo da prendere come esempio. Un uomo che, dopo averlo protetto e cresciuto per anni, è rimasto folgorato dalla grandezza del figlio. Ha visto nella tragedia quanto anche il resto del mondo avesse capito suo figlio. Non per il talento sportivo, ma per l'immagine positiva che trasmetteva, di passione, di genuinità, di sincerità. Mi ha colpito la sua forza quando dice che Marco faceva quello che gli piaceva, che era felice. Credo un padre non possa chiedere altro: fare sacrifici per vedere il figlio felice.
Ad un certo punto dice “era felice, faceva quello che gli piaceva. Tornassi indietro rifarei tutto quello che ho fatto, anche se sapessi già come va' a finire”. Questa frase è di una forza incredibile e bisogna essere genitori grandissimi per poterla pronunciare. Complimenti a lui, come si fa a non essere egoisti a non dire “se potessi farei diverso” come si fa a non voler togliere un po' di felicità a quel figlio solo per poterlo avere ancora vivo? Con che forza si sceglie la felicità del figlio anche se ce lo porta via? Come si fa a non dire “tornassi indietro lo farei studiare quel testone, me lo terrei con me, ci divertiremmo in moto assieme ma lo terrei con me”. Io credo che bisogna amare tantissimo i propri figli per poter dire una cosa del genere, per poter accettare di vivere tutta una vita con un vuoto che non verrà mai colmato in cambio di attimi di felicità.
Niente, ancora una volta sono rimasto colpito (stupidamente) dalla forza che vuol dire essere genitori. Credo che un padre ed una madre siano gli animali più forti al mondo quando trovano la chiave per far esplodere l'amore per i figli, quando non lo soffocano ma lo lasciano sfogare.
Diobò SIC.

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