Cosekeso?

Ciao, questo è il mio blog, il blog nel quale ogni tanto svuoto la mia testa dai vari elementi che la riempiono.
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mercoledì 19 giugno 2013

Crescere le mie figlie come Tim Duncan. Il presente ed il futuro.

Allora, per questo post ci vuole un minimo di introduzione.
L'idea nasce dal video allegato.
Nel video c'è un signore seduto a terra che gioca coi suoi figli. Il signore si chiama Tim Duncan ed è un giocatore di basket americano. E' uno dei grandi, uno di quelli che si fanno ricordare. Ha 37 anni, è a fine carriera. Durante la sua carriera ha vinto molto e, in questi giorni, si gioca la finale di campionato, per aggiungere un altro titolo al suo palmares.
Il video è stato girato durante l'intervallo di gara 5. La finale si gioca al meglio delle 7 partite, chi ne vince 4 è campione. Si arriva a gara 5 sul punteggio di 2 pari.
Ecco questo per inquadrare.
Una delle stelle del basket professionistico americano, durante una partita decisiva della serie finale, durante l'intervallo trova tempo di giocare e ridere coi figli. Mi risulta che lo faccia sempre che dedichi parte del riposo a giocare coi figli ogni partita che gioca in casa.

Premesso questo sono tornato a pensare al mio ruolo di genitore. Come molti dei miei coetanei sono figlio di genitori che hanno cavalcato gli anni ottanta, di quei genitori che lavoravano in un momento in cui si guadagnava e che lo facevano per noi. I nostri genitori hanno costruito il nostro futuro lavorando come somari, facendo salti mortali per il nostro bene. Andavano al lavoro la mattina e tornavano la sera perchè c'era la possibilità di costruire il futuro e noi gli siamo stati e gli saremo sempre riconoscenti. Ho visto i miei genitori fare sacrifici assurdi, ci sono stati periodi della mia vita in cui sono stato anche tre giorni senza vedere mio babbo anche se vivevamo a casa assieme perchè lui usciva troppo presto e tornava troppo tardi. Era il periodo in cui si facevano tutte queste cose per il nostro bene, per poterci mettere nelle condizioni di vivere bene.
Perchè a noi non dovevano mancare le opportunità. E non mi sono mancate, ho avuto tutto quello che volevo e i miei genitori hanno costruito per me un futuro splendido.
Ho pensato a lungo a questo, ho riflettuto molto. Appena è nata Gaia ho avuto una prima folgorazione (cui poi, grazie al cielo, ne è seguita un'altra) e mi ero dato un obiettivo di carriera molto ambizioso per poter assicurare il meglio per Gaia. Mi ero imposto di lavorare come un matto, di fare carriera per garantirle un futuro. Qualcuno che mi ama l'ha fatto con me ed io ero pronto a farlo per lei. Ero pronto a rispondere a mail a blackberry ad orari assurdi, a vedere evolvere il mio biglietto da visita, ad inacidirmi per ottenere titoli, ruoli e compensi.
Poi è nata Bianca e sono stato folgorato una seconda volta. Non bastava. Non era sufficiente fare quello che i miei genitori hanno fatto per me. Io dovevo lavorare per costruire loro un futuro ma dovevo esserci per dare loro un presente. Io devo essere come Tim che nel momento professionale più importante della sua vita si ferma per giocare coi figli. Fra 10 anni i figli si ricorderanno i trionfi, si ricorderanno che il loro babbo ha fatto tanto per loro e gli ha costruito il futuro....però in questo momento loro non sono “fra dieci anni”, sono adesso. E adesso si divertono a giocare con il loro babbo.
Ecco, grazie Tim perchè attraverso 20 secondi di video ho capito molto. Non basta più costruire un futuro per le mie figlie, devo esserci anche per il presente-

2 commenti:

  1. porca miseria,
    sei un grade!!!! in dialetto chioggiotto:
    TI MA COPAO

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    1. Grazie mille, sapessi il chioggiotto ti ringrazierei in dialetto...ahahaha

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