Cosekeso?

Ciao, questo è il mio blog, il blog nel quale ogni tanto svuoto la mia testa dai vari elementi che la riempiono.
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lunedì 25 marzo 2013

Mangia le verdure!

L'altro giorno ho scritto la mia riflessione sulla paura. 
A questa riflessione sul cercare di dare una connotazione positiva alle motivazioni delle mie figlie se ne aggiunge una seconda. Sempre in giro (o forse in negozio) ho sentito una mamma discutere con il figlio (e già discutere con un piccolo è tutto un programma. Si discute come si fanno le risse, con quelli della tua taglia, altrimenti si parla). Comunque, l'oggetto erano le verdure.
La mamma ha detto “se mangi le verdure questa sera ti faccio vedere un cartone animato” con il tono rassegnato ma risoluto di chi lotta ogni sera con la scarsa propensione alle verdure dell'erede.
Io non so come sia finita, magari è andata bene, magari il bimbo non ha mangiato le verdure e visto lo stesso la TV, magari ha mangiato le verdure e poi letto Kant. 
Non lo so. Non voglio giudicare l'efficacia del metodo nell'immediato.
Ok, questa in realtà è frutta...
Però mi è saltata agli occhi una roba assurda: dando un rinforzo positivo ad una cosa come mangiare le verdure ha connotato negativamente il fatto. Mi spiego. Se io voglio che Gaia mangi le verdure cerco un modo per fargliele mangiare (in realtà tutto questo lo fa Giulia con una perseveranza encomiabile) ma non le prometto qualcosa. Se lo facessi darei per scontato che mangiare le verdure è un traguardo che merita un premio. Merita un premio perchè sono cattive e fanno bene. Sinceramente preferisco trovare mille e uno stratagemma (Gaia non mangia verdure ma è estremamente golosa di passato di verdure) ma non farle associare al cibo un rinforzo positivo. Non penso sia sbagliato tout court (accezione giuridica della locuzione) premiare i comportamenti dei bambini, dico solo che in un momento così emotivamente carico come la cena (se avete figli piccoli sapete quanto sia carica emotivamente la cena, fra preparare, dar da mangiare, accontentare e la tentazione di nutrirli a biscotti) si rischia di marchiare negativamente un gesto naturale come mangiare verdure. Il rischio non è che il bambino associ il premio alle verdure, il rischio è che faccia l'associazione “mi premiano perchè fa schifo, ho ragione a non volerle”. Sinceramente mi dispiacerebbe le mie piccole facessero, anche involontariamente queste associazioni col cibo.
Ripeto, non ritengo sbagliato essere premiante, anzi, però bisogna sempre ricordare che il premio è facilmente associabile ad uno sforzo e non ritengo corretto associare il cibo ad uno sforzo.

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