Cosekeso?

Ciao, questo è il mio blog, il blog nel quale ogni tanto svuoto la mia testa dai vari elementi che la riempiono.
Non c'è quasi nulla di originale, i miei pensieri sono rivisitazioni o rielaborazioni di quello che l'ambiente mi insegna e propone.

Se leggerai qualcosa "buona lettura", se non leggerai nulla "buona giornata"

ATTENZIONE: contiene opinioni altamente personali e variabili

martedì 28 settembre 2010

Navigatori satellitari e condivisione delle idee.

C'è un motivo per cui non mi piacciono i navigatori satellitari: mi piace studiare prima le strade da fare, preferisco essere preparato e non guidato.
Certo, si può preparare ugualmente un viaggio ed utilizzare un navigatore satellitare.
Contrariamente a quanto forse si può immaginare il navigatore satellitare permette molta più liberta, ci consente di perderci lungo la strada e di ritrovarci.
Però a me non piace.
Di un viaggio io adoro la preparazione, la scelta della destinazione, verificare i km, scegliere su una cartina le tappe e le strade che le congiungono.
Fare scelte ragionate e sensate ed alte invece intuite.
Mi piace preparare roadbook per chi mi sta al fianco o chi è in moto con me, mi piace che anche gli altri siano informati e che condividano il percorso.
Voglio sapere cosa posso incontrare, dove posso fermarmi, cosa c'è da vedere e cosa è consigliato fare. Sono convinto che avere tante informazioni, se ordinate, dia possibilità di scegliere, scegliere prima della partenza ma anche scegliere lungo il viaggio. Sono ancora più convinto che condividere queste informazioni ci permetta un confronto sulle scelte e questo non può che esssre un valore aggiunto.
Adoro anche partire la mattina presto, quando è ancora buio e tutti dormono. La partenza è quasi sempre un momento intimo. La mattina presto c'è sempre silenzio, le voci sono sussurrate, i passi rimbombano. E poi ti lascia tempo, puoi gestire imprevisti e camiamenti.

Normalmente non utilizzo la metà delle informazioni che raccolgo e non seguo un bella parte del programma che mi sono fatto. Disattendo anche i tempi e, in alcuni casi, anche le fermate e le soste.
Questo perchè la preparazione del viaggio è sicuramente propedeutica allo stesso ma non solo, ne è già parte.
Mettermi la sera davanti al PC o con le varie guide e pensare a cosa fare e a dove farlo è già viaggio, è già divertimento.

Ecco se qualcuno si chiede qualcosa in più di me direi che questo mio modo di approcciare i viaggi rispecchia il mio carattere, il mio desiderio di essere preparato agli eventi, la mia necessità di autosufficienza rispetto a quello che accade. Preferisco persone che mi spiegano a persone che mi accompagnano.
e sono convinto che ogni informazione, quando condivisa, accresce il suo valore. Sono convinto che essere unico detentore di conoscenza non possa far altro che impoverirla, a lungo andare.
Sempre meglio buttarla nella mischia, condividerla e vedere se e come cambia, cresce, migliora.

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