Cosekeso?

Ciao, questo è il mio blog, il blog nel quale ogni tanto svuoto la mia testa dai vari elementi che la riempiono.
Non c'è quasi nulla di originale, i miei pensieri sono rivisitazioni o rielaborazioni di quello che l'ambiente mi insegna e propone.

Se leggerai qualcosa "buona lettura", se non leggerai nulla "buona giornata"

ATTENZIONE: contiene opinioni altamente personali e variabili

venerdì 6 agosto 2010

Fotografare, vedere e sfumature importanti

Ieri sera mi son trovato ad aspettare alcuni amici in riva la mare, prima di cena.
Nel pomeriggio si era scatenato un temporale, il mare era piatto, lucido e la spiaggia aveva ancora la sabbia compatta e bagnata. Il sole tramontava alle mie spalle e il cielo preparava il nuovo temporale che si sarebbe abbattuto da lì ad un paio d'ore.
L'immagnine era motlo bella.
Mi son pentito di non aver preso con me la macchina fotografica ma ho lo stesso deciso di immortalare la scena con il mio cellulare.
Mentre risalivo lungo la passerella fino allo stabilimento ho pensato che un giorno vorrei fare una mostra fotografica dal titolo "delle volte il fotografo non serve ad un cazzo" per sottolineare come ci siano spettacoli così belli che l'unico rishcio che può correre chi scatta (ma forse anche chi dipinge) è di rovinare tutto.
In fin dei conti è sempre così, quando abbiamo a che fare con la natura.
Quando cuciniamo l'unica cosa che possiamo realmente fare è limitare i danni, cercare di non rovinare.
Bisognerebbe aver eil tempo per osservare meglio quello che ci circonda, mi piace fotografare proprio per questo, per poter stare fermo a valutare quello che mi circonda.
Non è tanto la foto, è il prendermi il tempo di "vederla" e scattarla.
Mi piace fotografare quello che mi colpisce, panorami, cose buffe, situazioni simpatiche.
Non sono un fotografo e non ho soggetti preferiti. Quando avevo deciso di imparare a fotografare l'indicazione che mi hanno dato che più mi è piaciuta è stata "ogni tanto poniti ad un livello diverso di quello dei tuoi occhi e ogni tanto ricordati di girarti in dietro, la tua foto potrebbe essere dietro di te".
Non ho imparato molto a fotografare, per pigrizia, ma ho imparato ad osservare.

Adesso non mi resta che dare un nome a ciò che osservo, imparare a dare le sfumature alle mie percezioni, ma questo è uno dei motivi per cui occupo spazio virtuale, per imparare che c'è differenza fra stupore e meraviglia, che rimpianto e rammarico hanno sfumature diverse e che in alcuni momenti sono in estasi, in altri euforico e che non si chiama sempre e solo gioia.

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