Cosekeso?

Ciao, questo è il mio blog, il blog nel quale ogni tanto svuoto la mia testa dai vari elementi che la riempiono.
Non c'è quasi nulla di originale, i miei pensieri sono rivisitazioni o rielaborazioni di quello che l'ambiente mi insegna e propone.

Se leggerai qualcosa "buona lettura", se non leggerai nulla "buona giornata"

ATTENZIONE: contiene opinioni altamente personali e variabili

venerdì 15 ottobre 2010

Banche e finanza

Ci sono cose che faticherò sempre a comprendere.
In genere sono i ragionamenti che hanno una forte logicità ma che si basano su premesse ipotetiche e successive approssimazioni.
Starete pensando, chissà cosa dice questo?!?!
Ho in mente la finanza ed il mondo delle banche.
Ammetto che il settore mi intriga ma nel corso degli anni ho sviluppato alcune perplessità.
Quando ho cominciato ad essere un po' più adulto ho capito che i soldi sono un aspetto quasi patologico per le persone, ho capito che sui soldi non si scherza.
Allora ho sviluppato pure io la mia patologia da uomo occidentale verso i soldi.
A questa premessa aggiungiamo che son figlio di commercianti e che quindi ho molto in mente il concetto di cliente. Alla luce di questi ragionamenti mi stupiscono le banche che ci chiamano clienti. Io non credo di essere un cliente. Porto i miei soldi in banca e pago una serie di spese che se rompo le scatole sono ricoperte dagli interessi, altrimenti no. Non capisco quale sia il servizio. Anche a livello finanziario, se decido di investire due risparmi (evidentemente dopo aver sbattuto violentemente la testa nell'armadio di casa) io vengo definito cliente ma non credo di esserlo. La banca non fa business con me e per me, la banca ha bisogno dei miei soldi per fare business e cerca di averli al minor costo possibile. Messa così io sono un fornitore, non un cliente. Per quanto piccola possa essere la mia parte di denaro serve perchè la banca ne faccia (GIUSTAMENTE) altro pagandomelo il meno possibile. Ed è giusto che sia così, mica cono onlus, sono banche. Però se ragioniamo in questi termini forse la prospettiva è più corretta.
Un altro punto che non mi convince riguarda la reazione al mercato azionario.
Quando un titolo sale la gente tende a comprarlo, se scende i normali investitori quasi non lo nominano per timore che porti sfiga ("come stanno andando le azioni di quell'azienda italiana la cui mission è trasportare volando persone da un luogo attrezzato ad un altro", si diceva non molti mesi fa...).
Invece io se vado a fare la spesa, quando vedo qualcosa che costa poco o meglio che è in sconto la compro, se vedo nei volantini che domani i pannolini della mia bimba aumentano difficilmente dico "aspettiamo domani".

Certo, mi rendo conto di aver banalizzato concetti che non si possono semplificare e così facendo ho portato il ragionamento nella mia direzione però.....

Per oggi salutiamoci con questi due pensieri: il primo riguardante chi sono io per la banca, che ruolo ho e come me lo fanno giocare; il secondo sul perchè la frenesia di movimentare dei soldi mi porta a fare ragionamenti contro la logica nella gestione delle mie finanze?

Ok, basta, per molti saranno sciocchezze ma a me servono

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