Cosekeso?

Ciao, questo è il mio blog, il blog nel quale ogni tanto svuoto la mia testa dai vari elementi che la riempiono.
Non c'è quasi nulla di originale, i miei pensieri sono rivisitazioni o rielaborazioni di quello che l'ambiente mi insegna e propone.

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ATTENZIONE: contiene opinioni altamente personali e variabili

giovedì 17 marzo 2011

Auguri Italia.




17 Marzo 2011. 150 anni di unità d'Italia.
Nella mia eterna lotta contro l'invecchiamento ho deciso di fare una cosa tipica della scuola: il tema sull'unità d'Italia. Mi immagino schiere di studenti coinvolti in temi, compiti in classe, interrogazioni e pensierini aventi come oggetto il compleanno della cara vecchia penisola.
Lo faccio pure io, così mi sento giovane dentro.....

L'Italia è una terra di diversità.
Abbiamo mare, montagne, pianure, abbiamo il vento che spazza via e la nebbia che ristagna. Abbiamo il Nord-Est, il Centro, il Sud, la pianura Padana, le Isole, gli altipiani, i tavolieri, i laghi e gli statuti speciali.
Anche noi italiani non ci assomigliamo, siamo alti e mori o bassi e biondi, abbiamo occhi chiari e pelle olivastra. Parliamo lingue diverse, i nostri dialetti non sono solo accenti, sono lingue vere e proprie: se volessimo riusciremmo a non capirci fra Ravenna e Cesena, parlando dialetto.
Siamo il sogno di unire l'Africa e il Nord Europa. Sono 150 anni che che non ci riusciamo. Anzi, sono 150 anni che in realtà non ci proviamo.
Altri sono stati più veloci, vedi le due Germanie (Est e Ovest), altri sono più uniti, penso agli americani. Noi siamo qui, abbiamo tutta questa diversità, qualche soggetto che prova a rivendicare l'indipendenza di questa diversità, ma siamo ancora qui.
Ci sono nazioni che si sfaldano o si sono sfaldate a colpi di diversità, popoli uniti da una guerra che hanno rialzato confini che una penna aveva abbattuto su un atlante. Noi non siamo così, non ci unisce una linea blu su un atlante, ci unisce la geografia, ci unisce il mare e le Alpi relegandoci in una lingua di terra che ci obbliga a stare vicini. Nonostante questa vicinanza, nonostante queste differenze siamo qui.
Ce l'abbiamo fatta perchè abbiamo una cultura e una storia che nessun altro al mondo può vantare e perchè sappiamo sopravvivere, sappiamo adattarci.

Bene, oggi che sono 150 anni che l'Italia e riunita (riunita e non unita) penso che sia arrivato il momento di capire che le nostre differenze sono la forza che le altre nazioni non hanno.
Penso alla Germania che ha ricostruito la sua posizione di grandezza internazionale a colpi di tedeschi, turchi, polacchi e altro.
Perchè non lo vediamo, gli altri si sono rafforzati accettando diversità, noi ne siamo già pieni solo che abbiamo già molto di più. Anche i francesi sono francesi, magrebbini e altro.

Auguri Italia, non vorrei vivere in nessun altro posto, mi piace stare in una nazione con così tanto potenziale. Spero solo di vivere abbastanza per godermi il momento in cui capiremo che quello di cui ci lamentiamo è la nostra risorsa migliore.

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