Cosekeso?

Ciao, questo è il mio blog, il blog nel quale ogni tanto svuoto la mia testa dai vari elementi che la riempiono.
Non c'è quasi nulla di originale, i miei pensieri sono rivisitazioni o rielaborazioni di quello che l'ambiente mi insegna e propone.

Se leggerai qualcosa "buona lettura", se non leggerai nulla "buona giornata"

ATTENZIONE: contiene opinioni altamente personali e variabili

giovedì 27 gennaio 2011

Il relativismo secondo Gaia

Sono in casa, rientro da una giornata di lavoro e di lavoro su di me. Molto intenso e istruttivo.
Sono steso sul divano che cerco di fare mente locale e dalla carrozzina Gaia attira la mia attenzione.
"Cosa fai babbo?"
N:" ripenso alla giornata, cerco di capire, tu?".
G:" niente, mi interrogo sul relativismo e sui suoi danni".
A quel punto abbocco: "ah relativismo, Einstein".
G: "Non dire sciocchezze, quella è la relatività".
N: "ah, ecco, appunto".
G: "Già, vedi, sento in giro molta gente che si trincera dietro al relativismo per giustificare ogni presa di posizione".
N: "Cioè ognuno di noi si sente libero di dire la sua e di confrontarsi con gli altri".
G: "In parte. Vedo in giro molta gente che esprime la propria opinione, anche con fermezza, per non dire maleducazione, ma che non ha l'abitudine poi di argomentare e di spiegare la propria opinione. C'è molto scontro ma poco confronto".
N: " Chiaro, ma cosa c'entra il relativismo?".
G: "Centra perché ormai nessuno sente più di dover spiegare le proprie posizioni o meglio nessuno sente di dover più confrontare col mondo il proprio pensiero. Ormai, anche di fronte a confutazioni evidenti è sufficiente dire che tutto è relativo".
N: "Beh, non credo che il problema sia il relativismo, credo che sia la mancanza di abitudine al confronto".
G: "Hai ragione, ormai abbiamo talmente paura di non riuscire a difendere le nostre opinioni che preferiamo la rissa verbale".
N: "Chiaro, meglio urlare le nostre opinioni che discuterne".
G:"Abbiamo troppa paura di aver torto. Scoprire di aver torto non è una tragedia, in fin dei conti".
N: "Lo dici tu, a me aver torto non piace affatto".
G:"E perché?".
N: "Aver torto, scoprire che si credeva o pensava qualcosa di sbagliato non è bello".
G:"Questione di punti di vista".
N: "Cioè?"
G: "Tu dici che non è bello scoprire di aver torto. Resta però il fatto di scoprire di aver torto è spesso associato al venire a sapere qualcosa di vero, ad esempio".
N: "Giá, è una lettura".
G: " Il relativismo spesso tira in ballo il nostro mondo per giustificare la nostra visuale, solo che il nostro mondo non è tutto il mondo e potrebbe essere piccolo per essere vero".
N: "Ok, continuo a riflettere, se posso".
G: "Forse è meglio se prima mi cambi, credo".
N: "Ok piccolina".

Nessun commento:

Posta un commento