Cosekeso?

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domenica 21 novembre 2010

Inutilità delle eccellenze - provocazione domenicale

Come spesso capita esordirò con un commneto sul calcio. Però non disperate, vi metterò a conoscenza di un pensiero che non c'entra col calcio.
Ieri sera il Milan ha vinto battendo la Fiorentina con un goal da spiaggia di Ibraimovic.
Da Interista adesso odio profondamente Ibra (in senso sportivo). L'ho amato quando era allla Juve per il suo modo di prendere in giro il mondo, per la sua strafottenza, ma adesso non ce la posso fare.
Comunque, volevo parlare di eccellenze e della loro inutilità.
Ibra è un giocatore eccellente, che gioca partite eccellenti e che fa vincere la sua squadra.
Questo è un caso in cui l'eccellenza si dimostra utile, almeno nel breve periodo.
Nel gioco di squadra, così come nel lavoro in team, non sempre l'eccellenza serve. Se io fossi il progettista di una macchina di formula uno, mettiamo quello che deve sviluppare il motore, avrei come input di creare un motore con prestazioni eccellenti, cavalli, coppia, affidabilità. Bene, potrei disegnare e realizzare un supermotore con tutte queste prestazioni eccellenti ma con un ingombro ed un peso non funzionali. Sarebbe un problema di chi si occupa delll'aerodinamica del mezzo e della sua tenuta di strada. Io avrei fatto una gran cosa...ma inutile.
Se invece mediassi l'eccellenza tecnica che sto creando con le esigenza del team allora forse non avrei il motore migliore ma probabilmente avremo la macchina più veloce.
Chissà, forse le squadre che giocano con Ibra si accontentano di un giocatore incredibile ma potrebbe non essere la soluzione migliore. Magari nei momenti in cui è in forma non si notano problemi ma quando non gira lui che succede?

Ora tutta questa riflessione in realtà è un grande bluff per arrivare ad un conclusione diversa.
Usiamo un altro sport, il tennis, che conosco bene.
Andy Roddick, tennista americano, è dotato di un gran servizio. Serve ad una velocità impressionante e genera dal servizio un mucchio di punti. Roger Federer serve visibilmente più piano di lui e di molti altri ma genera ugualmente un gran numero di punti. Questo perchè non serve forte ma serve bene.
Non è mai vero che le eccellenze sono inutili e non servono, è vero invece pensare e capire quali sono realmente le eccellenze che ci chiede il team o che sono necessarie. In alcuni casi, contro alcuni avversari, è eccellente servire piano, magari addirittura semplice, per non vedersi tornare in dietro la pallina a velocità accellerata.
Se mai ci dovesse capitare che il nostro meglio non è sufficiente forse è il caso di ripensare a quale "nostro meglio" è opportuno mettere in campo.

Vedere, capire, sentire cosa ci viene richiesto da ciò che ci circonda viene spesso tralasciato ma è indubbiamente il momento in cui si gioca la riuscita delle nostre eccellenze.

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