Cosekeso?

Ciao, questo è il mio blog, il blog nel quale ogni tanto svuoto la mia testa dai vari elementi che la riempiono.
Non c'è quasi nulla di originale, i miei pensieri sono rivisitazioni o rielaborazioni di quello che l'ambiente mi insegna e propone.

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ATTENZIONE: contiene opinioni altamente personali e variabili

mercoledì 1 dicembre 2010

Comunicare come e non con che cosa

Comunicazione.
Ancora!
Diciamo che secondo me è uno dei migliori indicatori della qualità della vita, quindi ci tornerò spesso. L'uomo è un animale sociale, fatte alcune eccezioni, e la comunicazione è il mezzo con cui esprimere parte di questa sua natura.
Quindi avere delle buone comunicazioni è un buon indicatore, per le persone ma anche per le aziende.
Le aziende lo sanno, sanno che molta inefficienza può passare dalle comunicazioni interne e allora adottano strumenti per migliorale.
Attenzione, la mia insegnante di filosofia mi diceva che le parole sono macigni.
Quindi sottolineo che le aziende adottano molti strumenti per migliorare la comunicazione.
Lo fanno per far sì che le informazioni circolino meglio, che ci sia condivisione.
Anche dove lavoro io ci sono strumenti nati per far comunicare e altri ne nasceranno.
A questo punto però mi si accende una lampadina.
Non è che gli strumenti in azienda non siano il modo corretto per migliorare la comunicazione. Forse sono ottimi per condividere, per supportare la comunicazione ma possono essere un rischio.
Breve riflessione che rientra fra quelle con la piccola in braccio.
Un buovo software o una nuova piattaofrma informatica inserita in azienda è un mezzo.
Comunicare bene è una questione di capacità, conoscenze e di volontà, di motivazione.
Ora sappiamo che la motivazione si compone di due fattori: il valore che ha una certa azione e la percezione che abbiamo di riuscire a farla. Un'attività che per noi è importante ma che fatichiamo a percepire come alla nostra portata difficilmente ci vedrà motivati, così come un'attività alla nostra portata ma che non ci interessa.
Bene, chi mi garantisce che il nuovo strumento informatico, la nuova piattaforma non faccia che aumentare la mia percezione di difficoltà.
Viviamo ancora una stagione professionale piena di persone, come me, che non sono nate col computer ma che l'hanno conosciuto alle superiori. Dobbiamo sempre fare conoscenza coi nuovi strumenti.
Siamo sicuri che il nuovo strumento non allontani la nostra motivazione? Quanti ottimi programmi vengono sfruttati meno del software che hanno sostituito perchè non abbiamo la percezione che mai saremo in grado di sfruttarli.
Per la comunicazione è uguale.
L'errore è pensare che uno srumento la migliorerà.
Il rischio è che la percezione di difficoltà dello strumento ci demotivi a comunicare.
Perchè le email funzionano? Perchè tutti in ufficio sappiamo usarle e in più semplificano la comunicazione (accrescendo quindi la motivazione) riducendo l'aspetto della relazione, rendendole impersonali. Non c'è neppure più la nostra grafia, su una mail.

Beh, dedichiamo tempo a spiegare i nuovi strumenti perchè sono solo strumenti, non suonno se nessuno li suona perchè pensa siano difficili.
Non daranno alcun risultato se le persone non saranno motivate ad utilizzarli e riempirli di contenuti.

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