Cosekeso?

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giovedì 14 aprile 2016

Il piccolo bruco Maisazio. Nati per leggere

Eccoci con uno di quei libri che ho fatto fatica a digerire, che ho cominciato ad apprezzare grazie ai bimbi e che adesso mi piace un botto. All'inizio non mi aveva conquistato, i disegni mi sembravano troppo complessi, troppo brutti. Invece era solo perché ancora non ero ben dentro al mondo dei libri per bambini, ero ancora al fantastico e sempre uguale (e confortevole) mondo Disney, dove le gote sono rosse, i capelli in ordine e le gonne fluttuano ad ogni piroetta. Nulla contro Disney, ci mancherebbe ma la sua enorme diffusione ha contribuito ad una omologazione dei gusti che un po' stona. Bene, detta sta roba che proprio c'avevo qua da un po', torniamo al nostro bruco.
Un libro da piccolissimi, da asilo nido. Questo perché la storia è semplice, i disegni molto grandi e il bruco verde. La storia gira attorno alla crescita del bruco alla sua fame insaziabile che lo porta a mangiare sempre più cibo ogni giorno che passa. Ecco che torna la settimana e i giorni che la compongono, un concetto che i bimbi imparano presto (andando alla scuolina, ad esempio) e che ritrovano nel libro. Il finale poi è di quelli che lascia a bocca aperta. Ecco, mi pareva ci fosse qualcosa da dire, uno spunto. Eccolo. Quando leggete ai vostri bimbi, ogni tanto, teneteli davanti a voi e guardate le loro reazioni, concentratevi su di loro. E' uno spettacolo, vedere i loro occhi catturati dal libro, vederli che seguono i disegni alla ricerca della storia, che spalancano la bocca, ridono e urlano. Ecco, il Piccolo bruco maisazio è uno di quei libri col finale in "Ohhhhhhhhhh" e bocche spalancate.
Ne esiste anche una versione popup, l'ho vista una volta all'asilo nido delle bimbe. Devo dire in versione popup il tutto è molto amplificato e diventa una vera a propria opera d'arte. Però passatemi un consiglio: prendetelo popup se siete disposti a vederlo distrutto. Come detto, è per bimbi piccoli, che vorranno toccarlo e mangiarlo. Insomma, se dovete trattarlo come un antico codice lasciate stare, prendete la versione "normale" che è già molto bella.
Altro aspetto che nei libri per bambini sto cominciando a notare, il libro è scritto in stampatello. Questo significa che potrà essere anche un momento di esercizio divertente e diverso per quando i vostri piccoli cominceranno ad andare a scuola e a leggere. Potranno riprendere in mano storie che conoscono e leggerle da soli. E penso con gran soddisfazione.
Stiamo parlando di un libro del 1969, pensare a quanto continui ad essere bello è incredibile.
Detto questo, aggiungo come sempre che si trova in edizione Mondadori.
Buona lettura.

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