Cosekeso?

Ciao, questo è il mio blog, il blog nel quale ogni tanto svuoto la mia testa dai vari elementi che la riempiono.
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lunedì 11 aprile 2016

Non è una buona idea. Nati per leggere

Come promesso, ecco qualcosa di nuovo. O almeno di più nuovo rispetto a quanto commentato i giorni scorsi. Ho verificato, "finito di stampare Maggio 2015", diciamo allora che è quasi nuovo. Ancora una volta la "presentazione" di un libro mi fornisce la possibilità di parlare di un aspetto della lettura ai bambini. In questo caso parliamo del fatto che i libri sarebbe meglio leggerli prima. Ovviamente, questo è un consiglio rivolto principalmente a chi legge in pubblico, ma anche a casa essere pronti non guasta. I libri per bambini hanno spesso un finale a sorpresa, un colpo di scena e conoscerlo prima ci permette di arrivare pronti. Anche semplicemente per essere pronti a gestirne il ritmo e tutto il resto. tanto per leggerli prima ci mettete due minuti, mica una settimana. Ai bimbi interessa il giusto ma rovinare un finale non è mai bello. Soprattutto per noi che leggiamo, ci dispiace. Ribadisco, ai piccoli interessa il giusto, loro sono già contenti così. Però essere preparati, essere dei bravi lettori, oltre che dei lettori, è gratificante. Ecco, questo libro si gioca tutto su un equivoco e alla fine, essere pronti e gestirlo coi tempi giusti, fa una gran scena.
Per il resto cosa dire. Io lo leggo anche ai bimbi di un paio d'anni, i disegni sono molto semplici e anche il testo molto asciutto e semplice, si segue senza alcuna difficoltà. Anzi, è interessante proprio il fatto che si sviluppi una storia con poche battute, pochi scambi. Sono riusciti nel non semplice compito di non buttar via una bella idea ma di renderla alla grande.
Poi, come ho detto anche per la storia del Gruffalò, anche qui c'è il ripetersi si uno schema che aiuta anche i piccoli a seguire.
E' un libro simpatico, di quelli che fanno ridere per via dei personaggi, del racconto e del finale. Tenetelo come arma segreta, per dire.
Fra l'altro è anche molto particolare, con uno schema quasi da film muto che apprezzano solo i grandi ma che è originale. Insomma, non è molto che fa parte del mio repertorio ma è diventato subito un grande classico delle mie letture.
Casa editrice il Castoro.

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