Cosekeso?

Ciao, questo è il mio blog, il blog nel quale ogni tanto svuoto la mia testa dai vari elementi che la riempiono.
Non c'è quasi nulla di originale, i miei pensieri sono rivisitazioni o rielaborazioni di quello che l'ambiente mi insegna e propone.

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ATTENZIONE: contiene opinioni altamente personali e variabili

giovedì 21 aprile 2016

Piccolo blu e piccolo giallo. Nati per leggere

Intanto comincio col salutarvi e ringraziarvi. Non importa che siate in due, in venti o in duecento (propendo per i due), vedere che qualcuno legge quello che scrivo è sempre molto appagante. Vi saluto e vi ringrazio perché, dopo aver dato spazio a questo libro sovversivo, questo blog verrà probabilmente chiuso e io sarò bruciato sulla pubblica piazza come nemico dei valori del popolo.
Già, anche questo libro è stato preso di mira per i contenuti sessualmente ambigui.
Doverosa una precisazione, parliamo di un libro del 1959. I miei genitori ed i miei suoceri erano appena nati, per dire. E adesso son 4 nonni spettacolari.
La storia racconta di due colori, due amici che giocano e si divertono. Spesso studiano e giocano assieme ad altri colori e vivono coi loro genitori colori. Un giorno giocando si mischiano dando vita ad un terzo colore, il verde. Una volta divenuti un unico piccolo verde nessuno li riconosce. Pensano di sfruttare la cosa per divertirsi un po' finoa quando anche i loro genitori non li riconoscono. Infine riescono a che ritornare ad essere come prima. Diversamene dal solito vi ho sintetizzato tutta la storia per essere chiaro sul fatto che non ci sono pezzi ambigui che ho saltato, non ci sono pagine esplicite di cui non vi ho parlato. Il libro è tutto qui, solo che è bellissimo.
Tutto qua. Piace ai bimbi piccolissimi perché fa loro "scoprire" i colori, come si mischiano e cosa nasce dalla loro unione.
Qualcuno ha visto in questa storia degli elementi corruttibili. Non voglio neppure ipotizzare cosa abbiamo visto, ma questa è la società che ci meritiamo, perché l'abbiamo costruita o abbiamo permesso che fosse costruita così.
Per quel che mi riguarda considero Piccolo blu e piccolo giallo un libro tenerissimo, che in poche pagine esplora anche tanti stati emotivi coi quali è molto bello far interagire i piccolissimi. E ci crea l'occasione per far loro imparare a riconoscere e dare un nome alle varie emozioni (come usare un libro come questo per far parlare di emozioni i vostri bimbi ve lo spiego un'altra volta, ma se lo leggete vedrete che vi viene in mente). E' importante che i bimbi crescano capendo che le emozioni sono fatte anche di sfumature e che non siamo solo felici o tristi ma possiamo essere felici, gioiosi, euforici, ecc ecc. Quello di Lionni è uno strumento molto interessante per parlare e dare un nome alle emozioni.
Oltre non so cosa dire, l'ho letto e continuo a leggerlo perché credo che i problemi siano altri (e non due colori che si mischiano anche se tutti e due maschietti), che questo libro non solo non rappresenti nulla di lesivo per il sistema di valori della nostra società ma non intendo neppure farmi distrarre oltre da certi ragionamenti. Continuerò a leggere alle mie bimbe e, se e quando me lo chiederanno, mi fermerò a parlare con loro ed ascoltare le loro domande. Che sicuramente verteranno su dettagli che  mi erano sfuggiti e che mi incuriosiranno un sacco.
Ecco, tutto qua. Un libro delicato, divertente e coinvolgente. Da quasi sessant'anni. 


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